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Ha confessato l’omicidio Cosimo D'Aggiano ammette di avere sgozzato l'ingegnere tarantino Cataldo Pignatale e fa trovare l'arma. Movente, tentata rapina

cosimo daggiano 2

cataldo pignataleCosimo D’Aggiano ha “sostanzialmente ammesso” di avere ucciso Cataldo Pignatale (foto interna a sinistra, fonte plus.google.com). Ha fatto anche ritrovare l’arma, un taglierino professionale. Così è stato detto nella conferenza stampa di stamani, nella sede del comando provinciale dei carabinieri a Taranto.

Il 45enne D’Aggiano (foto interna a destra), originario di Taranto ma residente a Sava era stato fermato in nottata dai carabinieri che lo  ritengono responsabile dello sgozzamento dell’ingegnere 43enne tarantino.

cosimo d'aggianoD’Aggiano doveva scontare una pena per tentato omicidio ed era, per l’ultimo anno di pena, in affidamento ai servizi sociali. Un tentato omicidio, fra l’altro, che costituisce un movimente specifico: infatti è quello, risalente al 16 febbraio 2009, di una prostituta nigeriana, che D’Aggiano aveva sequestrato e ferito per derubarla. Si pone dunque un interrogativo: come potesse essere a piede libero, con un precedente del genere. In una conferenza stampa i carabinieri del comando provinciale di Taranto hanno illustrato i particolari della vicenda dell’assassinio di Faggiano, nelle cui campagne, ieri notte, era stato trovato il corpo di Cataldo Pignatale. Movente: prima il sequestro, poi la tentata rapina sfociata nell’omicidio. Pignatale è stato sgozzato e colpito con un corpo contundente. La tentata rapina, e nessuna altra ipotesi, è quanto hanno ribadito con fermezza i carabinieri.

Cataldo Pignatale aveva appena accompagnato a casa la fidanzata, a Taranto, poi al parcheggio nei pressi di casa sua è stato sequestrato, sotto la minaccia dell’arma, da Cosimo D’Aggiano che ha voluto essere portato in auto a Faggiano. Poi, forse anche per scarsa disponibilità di soldi contanti di Pignatale (che nella conferenza stampa è stato detto essere molto propenso alla moneta elettronica) dev’essersi alzata la tensione fino alle ferite mortali. Cosimo D’Aggiano ha anche detto di avere tolto gli indumenti esterni all’ingegnere, perché molto macchiati di sangue e per recuperare qualche ora di tempo prima delle indagini, magari tentando di depistare e far propendere per un assassinio legato al sesso. Ha gettato gli indumenti sul terrazzo di un immobile vicino all’auto di Pignatale che ha lasciata a circa tre chilometri dall’assassinio. D’Aggiano ha fatto ritrovare anche gli indumenti.

A Cosimo D’Aggiano si è risaliti perché, poche ore prima del ritrovamento del cadavere di Pignatale, a un controllo dei carabinieri, D’Aggiano non era in casa. Particolare non sfuggito, ieri, in sede di indagine, al maresciallo dei carabinieri di Sava. (foto home page: Cosimo D’Aggiano)




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