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San Pietro Vernotico: rapina aggravata in concorso e fucilate nella notte, indagini Torre Santa Susanna: madre maltrattata, arrestato 41enne

Carabinieri 4

Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:

Durante la decorsa notte, in San Pietro Vernotico, due malviventi, di cui uno armato di fucile da caccia cal. 12, utilizzando come ariete un’autovettura Fiat Panda, poco prima asportata in quel comune ai danni di un 73enne del luogo, hanno sfondato la vetrina del negozio di abbigliamento denominato “JAP”, di proprietà e gestito da un 54enne di Brindisi, impossessandosi di alcuni capi di abbigliamento. Nella circostanza si è attivato il sistema d’allarme facendo accorrere una Guardia Particolare Giurata, con l’autovettura di servizio dell’Istituto di vigilanza “Vigilnova” di Brindisi, che ha messo in fuga i malviventi, i quali prima di fuggire a bordo di una Giulietta, condotta da un terzo complice, al fine di guadagnare la via di fuga, hanno esploso due colpi di arma da fuoco, uno in direzione dell’auto dell’istituto di vigilanza, frantumando il faro brandeggiante installato sul tetto del mezzo, l’altro in aria, che solo per fortuna non ha cagionato alcun ferito.

Fin dall’immediatezza i Carabinieri dopo aver assunto le informazioni utili per la ricostruzione dei fatti hanno messo in atto un piano di cinturazione del territorio con l’impiego dei militari del NOR – Sezione Operativa congiuntamente a personale della Stazione di San Pietro Vernotico e di tutte le autoradio in circuito della provincia. Si è proceduto, inoltre, a mirati controlli, anche con l’esecuzione di perquisizioni, presso i luoghi di residenza e nella disponibilità di taluni soggetti sospettati di essere coinvolti nell’azione delittuosa che non si esclude possa essere intimamente collegata a quella messa in atto 40 minuti dopo, in Brindisi, Corso Umberto, con analogo modus operandi e sempre ai danni di altro negozio di abbigliamento denominato “Black Sheep”, ad opera anche in questo caso di una Fiat Panda, utilizzata come ariete.

Sono stati eseguiti, pertanto, rilievi tecnici sulle tracce, sulle cose e sul luogo dei fatti-reato e sottoposti all’esame dello STUB (o tampone a freddo), per il prelievo dei residui da sparo a mezzo di uno speciale tampone adesivo, alcuni soggetti sospettati di esserne gli autori, per i quali sono in corso i relativi riscontri.

E’ dunque in corso, senza soluzione di continuità, una serrata attività info-investigativa effettuata in San Pietro Vernotico e Brindisi, procedendo, pertanto, anche alla minuziosa ricostruzione della dinamica dei fatti partendo dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nei luoghi di interesse.

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I Carabinieri della Stazione di Torre Santa Susanna hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 41enne del luogo, per reiterati maltrattamenti in famiglia. In particolare, l’arrestato, nella tarda serata di ieri, nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa dal 21 settembre u.s. e collocato in una comunità di recupero della provincia di Taranto, si è presentato presso l’abitazione dell’anziana madre, tentando si abbattere la porta d’ingresso. All’immediato intervento dei Carabinieri, richiesti dalla donna, l’arrestato si è dato a precipitosa fuga, a piedi, venendo immediatamente bloccato. La madre nella circostanza a causa dello stato di agitazione è stata colta anche da malore dovendo ricorrere alle cure mediche del 118.

L’uomo si era già reso responsabile di analoghe condotte delittuose lo scorso anno, allorché, il 4 maggio 2018 allorquando fu tratto in arresto, poiché sorpreso dai militari operanti all’interno della propria abitazione a seguito di segnalazione telefonica pervenuta al 112, mentre stava aggredendo la madre 77enne. Gli immediati accertamenti evidenziarono ripetuti episodi di violenza perpetrati in ambito domestico da diversi anni, acuitisi negli ultimi mesi e perpetrati dall’uomo nei confronti dell’anziana donna e degli altri familiari conviventi. Atti manifestatisi con ripetute minacce di morte, maltrattamenti, vessazioni, epiteti ingiuriosi, danneggiamento di suppellettili, mobili e infissi dell’abitazione. Il movente di tali comportamenti è stato ed è quello di ottenere costantemente somme di denaro dalla congiunta, per poi acquistare sostanze stupefacenti. L’arrestato dopo le formalità di rito, su disposizione dell’A.G. è stato associato nella Casa Circondariale di Brindisi.




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