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Omicidio di mafia a Vieste sei anni fa: cinque arresti Carabinieri e polizia

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Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione costituzionale di non
colpevolezza, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa di giudizio, si comunica che, nella
mattinata odierna, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri di Foggia, su disposizione e
coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, stanno congiuntamente
eseguendo un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia cautelare in carcere
e di quella degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Bari nei confronti di
cinque persone ritenute gravemente indiziate – con ruoli e responsabilità diverse – dei reati di
concorso in omicidio premeditato, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, ricettazione di
armi e di veicolo, danneggiamento seguito da incendio e riciclaggio di veicolo, favoreggiamento
personale, reati aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso.
La vicenda giudiziaria scaturisce dall’omicidio commesso il 6 aprile 2018, a Vieste, ai danni di
NOTARANGELO Giambattista che, nell’occasione, fu raggiunto da diversi colpi d’arma da
fuoco (nello specifico, due pistole e un fucile) mentre si trovava presso un fondo, ubicato in
agro di Vieste in località Palude Mezzane, intento a governare degli animali.
Il fatto di sangue si inserisce in una serie di analoghi e gravi episodi avvenuti, in quel periodo,
nel territorio di Vieste dovuti alla forte contrapposizione registratasi tra due sodalizi criminali
determinati, ognuno, ad affermare il proprio predominio sul territorio.
Fondamentale per la ricostruzione dei fatti sono stati gli elementi raccolti nel corso della
sinergica attività espletata dagli investigatori della Squadra Mobile e del Nucleo Investigativo di
Foggia, nonché l’apporto dei collaboratori di giustizia che hanno fornito un importante
contributo alle investigazioni.




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