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Conte-Arcelor Mittal, e la mamma che dice “mi sarei fatta esplodere” A Taranto proclamato sciopero da Fim-Cisl

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Braccio di ferro a palazzo Chigi fra governo e Arcelor Mittal. Il confronto di palazzo Chigi è in corso. Con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i ministri Patuanelli, Gualtieri, Provenzano, Speranza, Bellanova e il sottosegretario alla presidenza, il tarantino Turco.

IMG 20191106 140652Mittal padre e figlio all’incontro in rappresentanza del colosso franco-indiano. Il governo ribadisce che Arcelor Mittal non può andare via, non ci sono i presupposti giuridici. Va inoltre salvaguardata a ogni costo l’ambientalizzazione. C’è in ballo la questione dello scudo penale, possibile superarla. Fatto essenziale per Arcelor Mittal ma, con ogni probabilità, non l’unico. E per chiarire l’intenzione di abbandonare, oggi formalizzato il documento di recesso, compresa anche la situazione dei 10777 lavoratori negli stabilimenti italiani.

Alle 17 consiglio dei ministri.

Dalle 15 sciopero al siderurgico di Taranto indetto da Fim-Cisl.

Poi, al tg1, intervistata Carla Luccarelli, mamma tarantina: questi parlano solo di pil, mio figlio (Giorgio Di Ponzio, ndr.) è morto il 25 gennaio. Ne ho altri due. devono ringraziare questo, altrimenti mi sarei fatta esplodere.




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