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Puglia, riordino ospedaliero: oggi la protesta a Triggiano, domani a Grottaglie Ieri a Molfetta, Corato e Ostuni. Lecce: malata di tumore ha necessità di una tac entro tre giorni. Al "Vito Fazzi" fissata al 2017, fra un anno e mezzo

regione puglia

Dopo 116 anni dalla donazione di una suora, il Fallacara (che ne prende il nome) di Triggiano è considerato destinato a chiudere. L’ospedale, secondo il piano di riordino regionale, sarà riconvertito poi in centro risvegli. A Triggiano, oggi, la protesta contro il piano di riordino: una casa di riposto mascherata da centro risvegli no, vogliamo il nostro ospedale. Domani a Grottaglie un’altra protesta contro il piano di riordino ospedaliero. Ieri era toccato a Molfetta, Corato e Ostuni.

A Lecce intanto, il tribunale per i diritti del malato ha denunciato il caso di una malata di tumore: le serviva una tac entro tre giorni, le hanno fissato l’esame nel 2017, fra un anno e mezzo.

Di seguito un comunicato diffuso da Davide Chiovara, coordinatore Conservatori e riformisti di Grottaglie:

Come abbiamo sempre affermato aderiamo come Conservatori e Riformisti ad ogni iniziativa utile a difendere il nostro ospedale. Parteciperemo quindi alla assemblea pubblica organizzata dal Comitato per il San Marco a Grottaglie, in programma domenica 6 marzo. Tuttavia riteniamo che la fase delle assemblee pubbliche fatte a Grottaglie sia da ritenersi ormai conclusa. Occorre puntare su altri percorsi. Sul piano delle iniziative pubbliche, innanzitutto, più incisive sarebbero manifestazioni a Bari allorquando il piano di riordino sarà discusso in terza commissione  e poi in consiglio. Riteniamo comunque che sul piano concreto, così come ormai stanno le cose, sia più utile ed opportuno percorrere la strada già ipotizzata di un ricorso al TAR, ricercando il sostegno di tutta la comunità ionica, atteso che il piano di riordino della rete ospedaliera riguarda tutta la provincia e non le singole comunità, più o meno penalizzate. In ogni caso il nostro ospedale non va chiuso, senza se e senza ma, per questo occorre essere uniti nella battaglia.




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