Nella notte è giunta a Martina Franca l’urna con le ceneri di Gianvito Zizzi, morto nell’incidente stradale a Bangkok. Aveva 28 anni. Stamattina, presente il sindaco, l’urna è stata benedetta dall’arcivescovo di Taranto.
Domani alle 15,30 nella villa del Carmine, a Martina Franca, la cerimonia funebre per l’ultimo saluto della comunità al giovane e brillantissimo manager della ristorazione internazionale.

Poi, dal 2014, Bangkok, sempre in un atelier di Joël Robuchon, come Maitre D’ and Operations Manager. Stella Michelin, sia in Francia che in Thailandia, e nella capitale asiatica il ruolo di responsabile amministrativo ma anche manager dello staff e con competenze anche in materia di lista dei vini, menu, marketing plan e promozione. Insomma, un manager a tutto tondo, di livello internazionale, con la stella Michelin che è una rarità per chi si occupa di sala. Ormai pronto per un ulteriore salto di qualità: un suo ristorante, con investimenti significativi da parte di imprenditori fra i più importanti dell’Asia al suo fianco.

Era riuscito a non perdere la modestia.
Si era sposato con una cerimonia in Thailandia alla quale i genitori ed i familiari avevano potuto assistere, causa pandemia, solo via video. Ma era pronto, con la moglie, ad una festa a Martina Franca il mese prossimo.
Infatti Gianvito Zizzi era in procinto di tornare, per un periodo di vacanza, in Puglia, anche per il compleanno della mamma a metà mese. Era pronto per tornare dove era iniziato tutto ciò che lo aveva portato ad essere un’eccellenza pugliese nel mondo, a 28 anni.
Poi, nove giorni fa, l’incidente. E qui, cioè al momento della ricerca di spiegazioni a tutto ciò, ci si ferma. Perché non ci sono spiegazioni, almeno qui.










