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Carovigno: Mimmo Mele candidato sindaco Pd. Emiliano la boccia: le candidature devono passare da me e da Renzi L'ex deputato Udc, coinvolto anni fa in un caso hard quando era parlamentare, sostenuto dai democratici. Il segretario regionale del Pd intanto litiga con l'addetto stampa Tap

mele

Cosimo Mele, sindaco dimissionario di Carovigno, si ricandida sindaco. Lo sostiene il partito democratico che, in pratica, lo aveva sostenuto nell’ultimo anno. Non più i centristi che pure sono origine di Mele: nel 2007, da parlamentare Udc, fu anche coinvolto in un caso hard, in albergo, uno scandalo a luci rosse: una o due prostitute, una si sentì male forse a causa del consumo di droga. Si dimise dall’Udc, Mele, ma non dal parlamento. Poi non lo ricandidò nessuno. Venne aperta un’inchiesta nei suoi confronti.

Il partito democratico, con il segretario regionale Michele Emiliano, è protagonista di un altro avvenimento: la polemica con Luigi Quaranta, giornalista, che è ritenuto incompatibile con l’appartenenta al Pd in quanto lavora con il consorzio Tap. Secondo Emiliano, il partito dev’essere libero da ogni condizionamento su temi economici e sociali di tale rilevanza.

In quanto a Mele, il segretario regionale Pd ne ha anche per lui: “priva di fondamento” l’ipotesi che Mele sia tesserato Pd. E sulla candidatura a sindaco dell’ex deputato, Michele Emiliano evidenzia che le candidature, anche a livello locale, si varano tenendo conto del parere (vincolante, c’è da supporre) del livello regionale e di quello nazionale. Anche perché, è il ragionamento di Emiliano, candidature che in ambito locale possano rappresentare un riscatto personale, devono tenere conto del riflesso negativo sul partito in ambito regionale e nazionale. Detta così, questa, per Mele, è una bocciatura.




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