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“Pensando ai lavoratori più colpiti ed ai più giovani” Dentamaro (Comites Bruxelles) su lavoro ed emergenza corona virus

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“La crisi generale e profonda di questi mesi ci mostra che alcuni diritti possono essere messi in serio pericolo da un qualcosa di invisibile. Fra questi, il lavoro e la possibilita’ di riunirci.
Oggi dovremmo essere nelle piazze d’Italia e d’Europa per celebrare il nostro lavoro, chiedere un futuro per i nostri figli e ricordare la fondamentale sicurezza.
Invece, in Italia come all’estero, le attività ripartono gradualmente, però non seguendo ovunque gli stessi criteri.” A sottolineare lo stato delle cose e, soprattutto, lo stato d’animo con il quale stiamo tutti trascorrendo la giornata del I° maggio 2020 è Benedetta Dentamaro, Segretario del Comites di Bruxelles.

“Senza entrare nel merito della priorità tutta italiana di riaprire le cartolerie piuttosto che le scuole, stigmatizza l’esponente del Comites, ricordo che alcune categorie sono state sin dall’inizio dell’emergenza, e rimangono tuttora, particolarmente colpite dalle misure restrittive: il settore cultura e spettacolo, i lavoratori domestici, per non parlare dei braccianti agricoli, per i quali la regolarizzazione (magari temporanea) avrebbe permesso anche l’accesso alle cure mediche (com’è avvenuto in Portogallo per gli immigrati irregolari).
Altre categorie professionali che sono rimaste attive lo hanno fatto spesso senza le necessarie precauzioni, ad esempio i medici di famiglia, gli autisti ed i fattorini.

Poi, sottolinea Dentamaro , c’è la categoria più penalizzata di tutte: i giovani. Privati oggi dell’istruzione e domani – e chissà per quanto tempo ancora, prima che si ripaghino i debiti dello Stato – del lavoro e della pensione.

Oggi possiamo (e dobbiamo) far sentire la nostra voce solo dalla Grande Piazza virtuale. Ma finita l’emergenza sanitaria, riportiamo il calendario indietro al 1° maggio in Italia e in Europa per celebrare il nostro lavoro, chiedere un futuro per i nostri figli e ricordare la fondamentale sicurezza” conclude l’esponente del Comites di Bruxelles. (italiannetwork.it)

(immagine: da video diffuso su Twitter)




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