
Completamente illegali. E per realizzare i quali, vengono ridotte a livello di schiavitù le persone. Fino alla morte, come il caso di Paola Clemente (foto) deceduta undici mesi fa. La donna di San Giorgio Ionico, morta per il lavoro nei campi in una zona del nord barese, è l’emblema di una situazione di sfruttamento che grava nello stesso modo su italiani e migranti: niente contratti, paga che quando va bene è la metà di quella riconosciuta come legale e devono anche pagarsi il viaggio, per andare a lavorare. Paola Clemente, dunque Puglia. Ma dal Piemonte alla Sicilia, dal pomodoro all’uva alle verdure e alla frutta, praticamente l’intero settore agricolo italiano ne è gravato. Si stima in quattrocentotrentamila, il numero delle persone sfruttate.






