Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato ieri pomeriggio nell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, alla conferenza stampa di benvenuto degli studenti dei Territori Palestinesi arrivati con il Corridoio Universitario IUPALS (Italian Universities for Palestinian Students).
Si tratta di un progetto di accoglienza e inclusione accademica avviato nei mesi scorsi dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), sviluppato in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri
e della Cooperazione, il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Consolato Generale d’Italia a
Gerusalemme, le Scuole di Terrasanta, la Guardia di Finanza, la Protezione Civile e Meccanismo
Europeo di Protezione Civile, l’Ambasciata d’Italia in Giordania, l’Unità di Crisi della Farnesina e la
Fondazione Giovanni Paolo II.
“Quando gli attivisti pro-Palestina e la comunità palestinese di Bari ci hanno chiesto un sostegno per garantire ospitalità e borse di studio agli studenti provenienti da Gaza, la Regione Puglia si è attivata immediatamente – ha dichiarato il presidente Emiliano – Abbiamo voluto però ribadire un principio fondamentale: studiare in Puglia e a Bari non significa lasciare la propria terra, ma prepararsi a tornarvi.
Queste borse di studio non sono un addio alla Palestina, ma sono uno strumento per permettere a questi giovani di proseguire il loro percorso formativo e di mettere, un domani, le loro competenze al servizio del proprio popolo”.
Il progetto, finanziato anche con il contributo della Regione Puglia, prevede 140 borse di studio, messe a disposizione da 35 università italiane per studentesse e studenti palestinesi residenti nei Territori Palestinesi, interessati a frequentare un intero ciclo di studi universitari (laurea triennale, laurea magistrale o laurea a ciclo unico) in Italia.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche l’ambasciatrice della Palestina in Italia Mona Abuamara e il rettore dell’Università di Bari Roberto Bellotti.






