Arrivata ieri sera, la nave Seasalvia è nel porto di Taranto. La nave sta caricando petrolio greggio che, stando a informazioni risalenti a mercoledì, era destinato all’aviazione militare israeliana. Il primo tentativo di arrivare risale a mercoledì sera ma la protesta indetta da Usb e Cobas aveva consentito di ricacciare indietro la petroliera maltese al servizio, nella circostanza, di Israele.
La repentina risalita del golfo di Taranto ieri, fino all’arrivo allo scalo ionico, ha indotto il sindacato Usb a indire immediatamente un nuovo presidio all’altezza del varco est del porto. Presidio andato avanti fino a notte. C’è un nuovo porto di destinazione per la nave: non più quello israeliano di Askelon, ora è Porto Said (Egitto). Cambiata anche la natura della committenza? Se sì, sarebbero variate le condizioni. Se no, resterebbero inaccettabili secondo chi protesta.
Durante il presidio nella notte un dirigente Usb è stato aggredito. Una donna gli ha sterrato un colpo in faccia con una borsa, colpondolo ad un occhio. Per il sindacalista tre punti di sutura.
—–
Di seguito la comunicazione Usb Taranto:
Oggi saremo a Grottaglie per partecipare alla manifestazione indetta dal coordinamento per la Palestina.
L’ attracco della nave SEASALVIA nel porto di Taranto avvenuto nella notte di ieri per portare a termine il carico di greggio destinato ad Israele è l’ennesimo atto di violenza contro il popolo palestinese che non possiamo accettare e costituisce un elemento che pensiamo debba essere affrontato dalla piazza di Grottaglie, per condividere modalità e forme della nostra opposizione.
Il nostro intento è il blocco di ogni attività delle della Raffineria Eni di Taranto fino a quando non verranno fermate le operazioni di carico del greggio e la nave non lascerà il porto VUOTA.
Pensiamo che questo obbiettivo possa essere raggiunto con la presenza militante di tutte e tutti basata sul rispetto reciproco delle differenze e delle tante anime della piazza a cui porteremo la nostra proposta.
Condanniamo fermamente i comportamenti violenti di alcuni partecipanti al presidio di stanotte davanti al varco est del porto ai danni di un nostro dirigente ed esortiamo tutti e tutte a concentrare le forze sull obbiettivo comune di fermare il genocidio dei palestinesi e a garantire piena agibilità a chiunque voglia condividere questo percorso.
—–
Ieri sera era stata diffusa la posizione Eni, secondo quanto riferito dal presidente della Provincia di Taranto:
POSIZIONE ENI
“In qualità di mero gestore del terminal di carico di Taranto, e non essendo né proprietaria del carico né del mezzo navale Seasalvia, Eni, sulla base di informazioni preventive di tutela dell’ordine pubblico fornite dalle autorità locali, ha deciso di non effettuare nella serata di ieri le operazioni di carico della Seasalvia. Eni, nel ruolo puramente operativo svolto in questo ambito, non è nella posizione di svolgere alcuna considerazione diversa da quelle indotte dalle normative di sicurezza, operative e commerciali”.