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Puglia: contestato danno erariale superiore ai 195mila euro a due dipendenti pubblici Guardia di finanza

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Di seguito un comunicato diffuso dalla Guardia di finanza:

La Procura Regionale della Corte dei Conti, all’esito di un’attività istruttoria svolta dal Nucleo di Polizia
Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, ha notificato due inviti a dedurre a un Dirigente e a un
funzionario pro tempore della Sezione Provveditorato ed Economato della Regione Puglia, ritenuti responsabili
di aver cagionato un danno erariale di oltre 82 mila euro, derivante dall’incremento delle spese sostenute per i
lavori effettuati presso alcuni padiglioni della Fiera del Levante, l’area esterna dello stabilimento di DPI della
protezione civile, gli uffici in uso alla Regione presso il palazzo di corso Sonnino in Bari e, infine, il convitto
“Palmieri” e museo “Castromediano” in Lecce.
In particolare, in tutte le sopramenzionate procedure, gli interessati hanno adottato un meccanismo fraudolento
consistito, in una prima fase, nell’applicare sull’importo oggetto di aggiudicazione contrattuale un’aliquota IVA
(22%) maggiore rispetto a quella dovuta per legge (10%), con la conseguenza che la spesa autorizzata dalla
Regione è risultata superiore a quella stabilita in fase di affidamento dei lavori.
Successivamente, per poter legittimare la liquidazione e il conseguente pagamento di somme maggiori di quelle
dovute, le società appaltatrici, i cui titolari risultano coinvolti a vario titolo nella correlata vicenda penale, hanno
emesso fatture che pur riportando l’aliquota IVA corretta (10%), recavano, tuttavia, un imponibile superiore a
quello previsto dal provvedimento di aggiudicazione dei lavori.
Tali illecite condotte, dolosamente poste in essere dai due ex dipendenti pubblici, hanno causato alla Regione
Puglia un danno patrimoniale, conseguente a esborsi patrimoniali non giustificati, per l’ammontare complessivo
di oltre € 82.000, di cui i predetti sono chiamati a rispondere, in solido.
In aggiunta, l’ex funzionario pro tempore della Sezione Provveditorato ed Economato della Regione Puglia, in
qualità di RUP e direttore dei lavori per la realizzazione di un eliporto presso la sede della Protezione Civile
regionale per la gestione dell’emergenza pandemica da COVID-19, è chiamato a rispondere anche di un’altra
fattispecie dannosa derivante dalla mancata applicazione delle penali contrattualmente previste a carico
dell’appaltatore in caso di ritardo nella consegna dei lavori.
Alla luce delle risultanze istruttorie, l’A.G. contabile ha ritenuto che il predetto, con condotta dolosa, abbia
omesso di procedere all’applicazione della multa prevista dal contratto d’appalto a carico dell’appaltatore nella
misura di 1/100 dell’importo contrattuale di € 404.093,75 per ogni giorno di ritardo (pari ad € 4.040,94/giorno).
In ragione del numero di giorni di ritardo documentalmente accertato, pari a 28, la condotta illecita posta in
essere dal menzionato funzionario ha causato alla Regione Puglia un danno patrimoniale, conseguente al
mancato introito della penalità per inadempienza del termine di consegna dell’opera per un ammontare
complessivo di € 113.146,32 di cui il predetto è chiamato a rispondere.
I presunti responsabili potranno ora esaminare tutte le fonti di prova indicate a base della contestazione
formulata, depositare le proprie deduzioni ed eventuali documenti, ovvero chiedere di essere sentiti dall’Autorità
Giudiziaria contabile procedente.


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