
Non è così per Fabiano Amati, che con Di Bari era stato condannato in primo grado. Anche Amati è stato trattato meglio dalla corte d’appello, rispetto all’anno e otto mesi del primo grado, ma è stato solo uno sconto di pena, quello applicato nei suoi confronti. Ora è sei mesi. Ma sempre di condanna si tratta. Così per Amati rimane la sospensione dal consiglio regionale della Puglia. E soprattutto, niente candidatura alle regionali di primavera.
La questione giudiziaria era legata a presunti favoritismi legati alla realizzazione di opere nel centro storico di Fasano.






