Di ritorno da Roma, un sabato pomeriggio, il giudice Giovanni Falcone con la moglie e collega Francesca Morvillo sarebbero andati a casa a Palermo. L’arrivo dell’aereo con a bordo il magistrato nemico numero uno della mafia e la consorte all’aeroporto di Punta Raisi. La scorta ad attendere per il tragitto in auto dallo scalo al centro urbano del capoluogo siciliano.

La seconda strage cinquantasette giorni dopo, il 19 luglio 1992: uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta.
Oggi è la giornata in cui si commemorano le vittime di mafia, in tutta Italia compresa, ovviamente, la Puglia.
Pugliese era Antonio Montinaro. Nativo di Calimera. Il poliziotto salentino morì a 29 anni e 8 mesi.
Da Wikipedia:
Responsabili
Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pietro Aglieri, Francesco Madonia, Giuseppe Calò, Bernardo Brusca, Filippo e Giuseppe Graviano, Antonino Geraci, Benedetto Spera, Nino Giuffrè, Michelangelo La Barbera, Salvatore e Giuseppe Montalto, Matteo Motisi, Giuseppe Farinella, Salvatore Buscemi, Mariano Agate, Benedetto Santapaola, Giuseppe “Piddu” Madonia, Matteo Messina Denaro (mandanti)
Giovanni Brusca, Pietro Rampulla, Santino Di Matteo, Gioacchino La Barbera, Antonino Gioè, Giovan Battista Ferrante, Salvatore Biondo, Salvatore Biondino, Antonino Troia, Giovanni Battaglia, Leoluca Bagarella, Salvatore Cancemi, Antonino Galliano, Calogero e Raffaele Ganci (esecutori materiali)






