Il comitato tecnico scientifico ha inviato al governo il documento con le linee guida per il ritorno a scuola a settembre.
Prescrizioni: ad esempio il distanziamento di un metro e le modalità di ingresso negli edifici scolastici dove non si potrà entrare con la temperatura da 37,5 gradi (in su, ovviamente). Chi ha sintomi o, appunto, almeno 37 e mezzo, deve rimanere a casa. All’ingresso della scuola non sarà comunque necessaria la rilevazione della temperatura corporea.
I responsabili di ciascun istituto provvederanno a mappatura e riorganizzazione degli spazi in rapporto al numero di alunni e personale. Obiettivo: garantire il più possibile la didattica in presenza, magari fruendo di ulteriori spazi in accordo con gli enti locali.
Prima del ritorno a scuola, pulizia approfobdita delle sedi. Poi dovrà essere effettuata ogni giorno.
Dispenser con prodotti igienizzanti e obbligo di mascherina (per chi ha più di sei anni) caratterizzeranno la permanenza a scuola. Niente mascherina, peraltro, durante l’attività fisica, il pasto (ovviamente) e le interrogazioni,
Niente mascherine per gli alunni della scuola dell’infanzia.
Il consumo del pasto a scuola va preservato, comunque nel rispetto del distanziamento non escludendo la fornitura del pasto in “lunch box” per il consumo in classe.
Da limitare gli assembramenti nelle aree comuni. Saranno maggiormente utilizzati gli spazi esterni per la ricreazione e le attività motorie o per programmate attività didattiche. Va limitata la presenza dei genitori negli istituti e gli orari di ingresso e di uscita potrebbero essere scaglionati per evitare assembramenti.
