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“Quello che stiamo mettendo nero su bianco potrebbe non valere tra due mesi”: Lopalco su linee guida scuola L'epidemiologo commenta il piano del ministro

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Di Francesco Santoro:

«Oggi nessuno può prevedere cosa accadrà a settembre e ottobre. Quello che oggi stiamo mettendo nero su bianco potrebbe non valere tra due mesi». Lo ha detto al quotidiano La Repubblica il capo della task force pugliese per il contrasto al Covid-19, Pier Luigi Lopalco. Sul piano scuola varato dal governo, «sarebbe stato meglio prevedere più opzioni, basate sui diversi scenari. A partire da quello più drammatico, di una seconda ondata, e quindi di chiusura, fino a quello più roseo di una completa normalità e quindi di ripartenza totale. La valutazione della eventuale efficacia di queste misure -ha dichiarato a Repubblica Lopalco- è basata al momento solo su ipotesi, perché oggettivamente non sappiamo cosa succederà a settembre. Qualunque tipo di misura di prevenzione, infatti, deve essere rapportata alla valutazione del rischio. In questo caso la circolazione del virus in quel momento. Ed è un dato di cui non disponiamo».
Il 15 settembre «avrei preferito vedere un piano di preparazione, ovvero si sarebbe dovuto indicare cosa si dovrebbe fare in caso che… perché tutto dipenderà tutto dagli scenari. Per questo non avrei prefigurato un’unica prescrizione- si legge su La Repubblica-, perché ci potremmo trovare nell’enorme imbarazzo di aver fatto un caos di polemiche adesso sul metro di distanza e poi ritrovarci a settembre a dover cambiare tutto perché lo scenario è cambiato».




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