Tempo di commiati per Nichi Vendola. Dopo dieci anni è arrivato al suo quintultimo giorno prima di lasciare spazio a chi sarà eletto presidente della Regione Puglia dopo di lui. Intervista all’Ansa, oggi, per Vendola, che ritiene di essere stato un “poeta” in grado di governare e occorre dire che alcuni meriti gli sono stati riconosciuti perfino dai suoi acerrimi avversari. Schittulli, per esempio, quando parla della Puglia di Vendola afferma sempre “non parlerà di un fallimento”. Dunque, il presidente ha tracciato un bilancio della sua attività politico-amministrativa-gestionale, delle cose più entusiasmanti e quelle meno entusiastmanti, di quelle anche dolorose talvolta. Ritiene di avere operato in modo eccellente per risanare il bilancio, ritiene (a giusta ragione, perché glielo riconoscono tutti) di avere dato alla Puglia un’immagine ormai conosciuta nel mondo. Naturalmente i critici dicono e diranno di sanità, di Ilva e processo “Ambiente svenduto”, e altre cose ancora.
Poi, Vendola ha parlato anche in quanto leader di Sel: e ha detto che “il centrosinistra in Italia è finito. Lo ha sepolto Matteo Renzi con le politiche del suo governo”. Ha anche speso qualche parola in tema di diritti civili e commentando le parole del cardinale Parolin in tema di unioni civili omosessuali (“una sconfitta dell’umanità”) Vendola ha detto che una sconfitta dell’umanità p quando si mettono ostacoli all’amore.
Ora vuole fare tutto quello che non gli ha permesso di fare la sua attività da presidente, nei dieci anni che stanno per terminare.
(foto: fonte skytg24.it)
