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Bari: i concerti del politecnico Presentata l'edizione 2020

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Di seguito un comunicato diffuso dal politecnico di Bari:

È stata presentata questa mattina (24 febbraio) nella Sala del Consiglio del Politecnico di Bari la 3° edizione de “I Concerti del Politecnico”, manifestazione musicale e culturale nata nel 2017 grazie alla collaborazione del Poliba con l’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi, ARCoPu.. Presenti, oltre al Rettore del Poliba, Francesco Cupertino e al Presidente dell’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi – ARCoPu, Pierfranco Semeraro, anche i coordinatori della manifestazione, Riccardo Amirante, Michele D’Alba e i rappresentati delle aziende sostenitrici dell’iniziativa.

L’edizione 2020 si contraddistinguerà per la qualità dei contenuti che saranno proposti. La manifestazione si svilupperà in cinque appuntamenti tra marzo e maggio prossimi. Tre di questi saranno concerti, due seminari di approfondimento.
Il percorso musicale prevede una presentazione e conoscenza di qualità che dagli strumenti a fiato passerà a quelli ad arco per terminare con la musica ritmica jazz, mentre i due seminari ruoteranno attorno alla conoscenza di contenuti ed espressioni di Dostojesky e Bach grazie alla partecipazione di grandi relatori e studiosi. Tutti gli eventi avranno un filo conduttore, un riferimento che è anche titolo della stagione 2020: “L’eternità non è così durevole”.
Sul tema prescelto, complesso e affascinante, il Rettore del Poliba, Cupertino non ha dubbi: “la cultura politecnica – dice – deve varcare i confini tradizionali, deve saper cogliere queste opportunità di riflessioni, temi quali, l’eternità e la gestione del tempo. Quest’ultimo, risorsa sempre più preziosa in un’epoca di veloci trasformazioni, deve essere governato piuttosto che subito. Per noi, che abbiamo a cuore il futuro dei nostri ragazzi, è importante garantire loro una formazione eccellente sotto tutti i punti di vista, in grado cioè di stimolare il loro potenziale professionale e umano. A loro, al personale, al territorio, a cui apriamo come sempre le porte, vogliamo offrire con questa iniziativa un piccolo, ma significativo contributo alla ricerca di quella dimensione di bellezza il cui desiderio ci accomuna tutti.

Il tema scelto, che caratterizzerà la stagione, – aggiunge Pierfranco Semeraro, Presidente ARCoPu – è una frase del poeta Mario Luzi. L’autore ci invita a riflettere sulla nostra condizione temporale: L’ eternità non è così più durevole. Il tema infatti offre l’occasione per evidenziare quanto la musica, la letteratura e l’arte, da sempre, si siano fatte carico di sfidare il tempo, e allungare lo sguardo degli uomini verso un altrove infinito e indefinito; una ricerca che sonda il metafisico oltre la materia, che prova a carpire l’essenza delle cose, qualcosa che oggi appare privo di ragionevolezza e che ci chiama tuttavia a diventare difensori della speranza, guerrieri di questa perdita di tempo che è il pensiero, energia che rende sempre più durevole l’eternità. Il richiamo del Poeta sollecita ad un accurato approfondimento del rapporto con il tempo, la sua caducità e il suo valore. In questo contesto, è di grande sensibilità la scelta del Poliba: ovvero offrire, all’interno della propria offerta culturale scientifica, anche quella umanistica rappresentata anche da questa iniziativa”.

Il programma. Si comincia il 5 marzo con “L’infinito della musica e….la trascrizione”.
Si esibirà il Quintetto di Fiati “Il Canto delle Muse” composto da Francesco Scoditti – Flauto; Anna Maria Minerva – oboe; Daniela Zurlo – clarinetto; Antonella Barile – corno; Saverio Casamassima – fagotto. Ore 18.30, museo della fotografia (campus universitario)

Si prosegue il 25 marzo con il seminario “Agli occhi di chi? Chi ne ha la forza? Il compito dell’artista secondo Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Con Tatiana Aleksandrovna Kasatkina, poetessa e scrittrice ed Elena Mazzola, Linguista e traduttrice. Kasatkina, nata a Mosca è filosofa, critica letteraria, scrittrice. È specializzata in scienze religiose ed è una delle maggiori esperte mondiali dell’opera di Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Elena Mazzola è una linguista e traduttrice oltre che docente Universitaria attiva tra Mosca e Kharkiv. Ore 18.30 sala video-conferenze del rettorato.

Si continua giovedì 30 aprile 2020 con “La durata dell’istante” con il filosofo Giuseppe Barzaghi, sacerdote domenicano, dottore in Filosofia e Teologia, docente di filosofia teoretica e di teologia fondamentale e dogmatica, Direttore della Scuola di Anagogia di Bologna. Ore 18.30, museo della fotografia (campus universitario).

Martedì 12 maggio 2020, il concerto, “Nostalgie d’eternità” con il “Quartetto d’archi Felix”, Marzia Mazzoccoli – violino; Domenico Strada – violino; Amanda Palombella – violoncello; Massimo Mannacio – Violoncello. Ore 18.30, museo della fotografia (campus universitario).

Ed infine, giovedì 28 maggio 2020. “Jazz no limit”, un viaggio nello spazio e nel tempo attraverso un linguaggio senza confini qual è quello del jazz con “Mino Lacirignola Jazz Quintet”: Mino Lacirignola – tromba/flicorno | Andrea Gargiulo – pianoforte; Camillo Pace – contrabbasso; Enzo Lanzo – batteria; Cristina Lacirignola – vocalist. Ore 18.30, Piazzetta Cherubini, (campus universitario).

Gli incontri e i concerti sono aperti al pubblico, non solo universitario, e sono gratuiti.

Comunicato stampa.




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