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Acue: azione a tutela dei cittadini e del comparto medico ospedaliero Presentata in una videoconferenza stampa

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Di Anna Lodeserto:

Si è svolta il 23 aprile la video conferenza organizzata dall’ Associazione Consumatori Utenti Europei sul tema Emergenza Covid-19 , azione a tutela dei cittadini e del comparto medico – ospedaliero.

Molte volte in questi giorni si è parlato dell’ importante ruolo rivestito dagli operatori sanitari, impegnati in prima linea nella lotta al virus che ha colpito , e purtroppo ancora colpisce, l’Italia .
Ancora più spesso si è parlato dell’inadeguatezza degli strumenti messi a disposizione di coloro che non potevano esimersi dal proprio lavoro. All’emergenza sanitaria si è aggiunta l’emergenza dovuta all’assenza ( o poca e difficile reperibilità) di dispositivi di protezione che tutelassero gli addetti ai lavori.  Mascherine e  guanti terminati, tute presenti in numero minore rispetto alla richiesta.
Numerose le denunce dei medici, infermieri ed operatori sanitari a riguardo.
” È indubbio – ha affermato il dott. Antonio Pepe, Presidente Nazionale ACUE – che nella fase di avvio del contagio vi sia stata una sottovalutazione del problema. Nessun presidio ospedaliero è stato ampliato o adeguato per le esigenze emergenziali, nessun ospedale da campo è stato allestito prima dell’implosione del sistema sanitario nazionale”.
La conferenza è stata guidata sapientemente dal giornalista Eugenio Caliandro.
Hanno partecipato l’avv. Cristina Surico ( Vice Presidente – Responsabile Centro Studi Giuridici ACUE) , il dott. Filippo Anelli ( Presidente Nazionale  Ordine dei Medici), il Prof. Rosario Antonio Polizzi ( Dipartimento di Scienze Biomediche ed Oncologia Umana Uniba), la dott.ssa Daniela Pucello ( Ospedale Sandro Pertini di Roma Covid-19), la dott.ssa Clelia Cassano ( Medico di Medicina Generale) , il Prof. Giulio Tarro ( virologo di fama mondiale).
Nel corso dell’incontro il prof. Anelli ha posto l’ attenzione sul tema riguardante l’alto tasso di  mortalità tra i medici. ” Il 10,7% del totale dei casi Covid-19 – ha dichiarato il Presidente Nazionale Ordine dei Medici – si sono registrati tra gli operatori sanitari, ed è un dato sconcertante”.
A tal proposito la dott.ssa Clelia Cassano ha descritto la situazione che i medici generici hanno vissuto, e vivono, in questa emergenza. ” Non siamo pronti per la fase 2. Noi medici non abbiamo mascherine, guanti. Abbiamo la necessità di tutelare noi stessi per poter aiutare, senza rischi,  i nostri pazienti.”
L’importante ruolo dei medici di base è stato ripreso anche nell’intervento della dott.ssa Pucello. ” I medici di medicina generale sono indispensabili nella fase due. Loro saranno le sentinelle per la comunità. Saranno sul campo per monitorare ciascuno i proprio pazienti, ma per fare ciò hanno bisogno di misure di prevenzione e tutela efficienti”.
Il monitoraggio deve essere continuo affinché , come sostenuto dal dott. Polizzi , ” si  possa intervenire tempestivamente scongiurando il diffondersi del virus. “
Il dott. Anelli ha reclamato una riorganizzazione della settore ospedaliero. ”  Dall’ inizio dell’ emergenza non vi sono modelli da seguire, serve fantasia. È necessario analizzare i dati ed intervenire celermente seppur con la dovuta prudenza”.
Nella fase due, che sembra esser vicina , un ruolo molto importante sarà rivestito dalle Unità Speciali di Continuità Assistenziale ( USCA), che hanno il compito di gestire a domicilio i pazienti sospetti o accertati Covid-19 che non necessitano del ricovero ospedaliero.
Questo sarà uno strumento necessario ed indispensabile per monitorare i malati di Covid.
Per quanto concerne il vaccino il dott.Tarro ha sostenuto che servono circa 18 mesi affinché vi siano le dosi necessarie per soddisfare la richiesta mondiale. ” Si tratta di un virus sconosciuto, e la Ricerca è impegnata nella ricerca del vaccino. Ad oggi non vi è ancora il vaccino per l’AIDS ma vi sono dei farmaci che rendono la malattia meno mortale.”
È necessario del tempo per conoscere il virus, per studiarlo. Nel frattempo molto importante sarà la sinergia che si instaurerà tra gli addetti ai lavori e la comunità. La fase due sembra avvicinarsi ma sarà comunque necessario attenersi alle disposizioni che ci verranno fornite dagli esperti. Per noi stessi e per gli altri.




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