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Martina Franca: armi e munizioni in masseria

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SONY DSCDi seguito un comuinicato diffuso dai carabinieri. Notizia già anticipata ieri, ecco i dettagli:

Nella mattinata di ieri, a seguito di pregnante attività di info-investigativa volta a contrastare e prevenire i reati contro il patrimonio, una squadra del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto, coadiuvata dai colleghi del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), acquisita la notizia che un 39enne martinese, attualmente in carcere per inosservanza agli obblighi della Sorveglianza Speciale di P.S., potesse illecitamente detenere armi e munizioni nella propria masseria, si recavano in località “Specchia Tarantina”, dove, alla presenza della di lui moglie, rinveniva abilmente occultate tra la fitta vegetazione dei terreni di pertinenza:

 

  • n.1 pistola modificata cal. 6.35, completa di caricatore, perfettamente funzionante;

  • n.2 pistole ad aria compressa modificate, ritenute idonee allo sparo;

  • n.1 pistola ad aria compressa con canna modificata con all’interno cartuccia esplosa;

  • n.2 pistole scacciacani a tamburo cal. 9 mm, prive di tappo rosso;

  • n.1 pistola scacciacani modificata, cal. 8 mm priva di tappo rosso e completa di caricatore con all’interno bossolo di cartuccia esplosa;

  • n.1 fucile monocanna del tipo ad aria compressa perfettamente funzionante, in buono stato d’uso, con canna modificata ed idonea ad esplodere cartucce di medio calibro;

  • n. 214 cartucce per fucile cal. 12;

  • n. 1 cassaforte di sicurezza in metallo, priva di marca e matricola, con sportello danneggiato, di probabile provenienza delittuosa;

  • n. 3 passamontagna di colore nero;

  • n. 1 paio di guanti in lattice.

 

In ragione di ciò, i militari denunciavano l’uomo per detenzione illegale di armi e munizionamento, nonché procedevano al sequestro del materiale ritrovato.

 

Le armi saranno inviate al R.A.C.I.S. di Roma per essere sottoposte agli accertamenti tecnico-balistici del caso, al fine di verificarne l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi occorsi in questa provincia.

 

Procede dunque incessante l’attività di prevenzione e repressione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Taranto, anche al fine di sottrarre alla criminalità armi spesso utilizzate per compiere efferati delitti.

 

LONA


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