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Una vergogna italiana: quarant’anni e non c’è ancora una verità Strage di piazza della Loggia: processo da rifare

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Non riguarda questo territorio ma la vicenda di piazza della Loggia a Brescia è una vergogna italiana che non può essere sottaciuta. Una serie di nomi, una serie di processi per quella strage con otto vittime e 102 feriti, del 28 maggio 1974, una strage chiaramente neofascista. La Corte di Cassazione, oggi pomeriggio, ha detto che l’assoluzione di due di quei neofascisti, Maggi e Tramonte (e venne assolto pure Zorzi che ormai vive in Giappone, confermata la sua assoluzione) è frutto di sentenza d’appello lacunosa e quindi il processo va rifatto. Quarant’anni e ancora non si può dire con certezza chi è stato; undici processi; novecentomila pagine scritte negli atti giudiziari; e ancora non si sa chi è stato. Ma che adesso si faccia giustizia, una volta per tutte. La responsabilità della strage, è emerso dalla sentenza odierna, è neofascista, concetto molto importante per i parenti delle vittime.




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