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Polizia: Ugl, la spending review indebolisce la pubblica sicurezza Il segretario regionale del sindacato critica i tagli statali

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Di seguito un comunicato diffuso da Rocco Caliandro, segretario regionale per la Puglia del sindacato Ugl Polizia di Stato:

Negli scorsi giorni, è stato indetto il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto di Taranto Claudio Sammartino, riunione necessaria ed urgente dedicata alle strategie di prevenzione, vigilanza e controllo dei territorio del Capoluogo jonico e di Martina Franca.

L’UGL Polizia di Stato proprio qualche giorno prima aveva, con un comunicato stampa, denunciato la grave situazione di in-sicurezza in cui versano le due cittadine ma con un focus sull’intera provincia jonica che non è assolutamente esclusa dall’allarme criminalità.

Il Prefetto, a cui va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto, ha evidenziato come la situazione della sicurezza pubblica, che come sosteniamo noi dell’UGL è da ritenersi “un bene comune”  ha l’urgenza di un necessario potenziamento dei dispositivi di prevenzione e di controllo dei territorio e che questi siano attuati con più incisive modalità operative.

Il Piano Coordinato di Controllo del territorio su Taranto vedrà l’intensificazione dei controlli, anche con l’ausilio della Polizia Municipale e della vigilanza privata soprattutto nelle zone commercialmente più sensibili e nelle periferie.

L’ausilio di reparti operativi specializzati durante le festività natalizie e di fine anno che, a disposizione del Questore, supporteranno l’attività di prevenzione.

In relazione al progetto “Mille occhi sulle città”, ovvero la collaborazione e la partecipazione delle guardie particolari giurate degli Istituti di Vigilanza a supporto delle Forze dell’Ordine sotto il profilo della osservazione e segnalazione di fatti rilevanti per la sicurezza pubblica, inducono sempre più il ricorso alla cd. sicurezza sussidiaria. E’ vero che con il progetto “Mille occhi sulle città” lo Stato ha dovuto misurarsi con la difficoltà sempre crescente di far fronte all’esigenza di tutela della collettività, trovandosi, pertanto, costretto ad ammettere e regolare il concorso degli enti locali e dei soggetti privati in alcune attività (quelle “sussidiarie”) volte a garantire la sicurezza dei cittadini.

Noi dell’UGL Polizia di Stato riteniamo che il ricorso alla “sicurezza sussidiaria” e alla “sicurezza integrata” siano un valido strumento a supporto delle forze dell’Ordine ma ciò dimostra come i tagli imposti dalla politica colpiscono duramente la Polizia di Stato, e ciò inevitabilmente si riflette sulla garanzia e la qualità degli interventi a tutela della collettività. Con la spending review, i fondi a disposizione sono diminuiti. Non vengono pagati gli straordinari, i colleghi si trovano a fare doppi turni non retribuiti, a lavorare senza strumenti adeguati. I rinforzi che arriveranno sono gli uomini del reparto prevenzione crimine che hanno una gestione completamente autonoma rispetto all’ordinario lavoro. La nostra posizione è che bisogna inviare più uomini, più mezzi, più risorse economiche sul territorio. La prevenzione deve essere sicuramente la prima attività che deve espletare una forza di Polizia ed è necessario supportarla da una cospicua copertura di uomini “intelligence”, di strumenti “scientifici”, di mezzi a “supporto tecnico” delle indagini. Finito il periodo d’emergenza “feste natalizie”, noi uomini in divisa ci troveremo nuovamente a “combattere” con gli stessi problemi di oggi e nulla sarà cambiato. In queste condizioni, i nostri agenti più che super poliziotti sono degli eroi. È un riscontro oggettivo della situazione di crisi. La chiave di volta per la gestione della sicurezza a Taranto è l’attuazione “Mille occhi sulla città” con l’ausilio della vigilanza privata, ma è questa la strada per garantire più sicurezza ai cittadini? Maggiore cooperazione e coinvolgimento di tutte le istituzioni, solo in questo modo si possono coprire i vuoti lasciati dai tagli. La sicurezza deve essere garantita dallo Stato e non dai privati. Se lo Stato non sa garantire la Sicurezza ai propri cittadini è uno Stato che va cambiato!

In relazione alla città di Martina Franca, l’utilizzo del Reparto Prevenzione Crimine, del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Provinciale per l’agro e il prolungamento fino a tarda ora dei servizi della Polizia Municipale, quantomeno nelle giornate più significative dell’imminente periodo di festività. Inoltre, anche a Martina Franca saranno coinvolti gli Istituti di Vigilanza in forma di sicurezza sussidiaria nell’ambito del ricordato progetto”Mille occhi sulla città”.

Il Commissariato di Martina Franca è allo stremo delle forze, un commissariato distaccato con una esiguità tale di uomini effettivi che per garantire i turni di Volante sono necessari ed assolutamente vitali gli “aggregati”. Per assicurare sul territorio due “volanti”, almeno sui quadranti della mattina e del pomeriggio, si deve utilizzare uno strumento “vietato”, lo straordinario, e il pagamento delle ore straordinarie è un lusso che la Polizia di Stato non si può permettere.

Il Prefetto e il Questore Mangini hanno garantito che su Martina Franca ci saranno più uomini ma saranno “aggregati”. L’aggregato è un uomo “temporaneamente” in più e il Commissariato di Martina Franca attualmente conta 20 unità in meno rispetto all’organico necessario. Non è possibile lavorare sempre e solo sull’emergenza e la precarietà. Martina è una città che non lo merita e soprattutto non lo meritano le forze dell’ordine.

Per quanto detto, facciamo un appello ai Parlamentari Jonici  perché intervengano nelle sedi preposte al fine di interessare il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia  perché a Martina Franca siano inviati in forma “permanente e definitiva” nuovi agenti, nuova linfa vitale per garantire sicurezza alla collettività.




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