Eurospin

rendimentogold

basilepiccolo

Eclisse

Ti rifiuti?


L’appello al parlamento: misure dopo la rivolta nelle carceri Le avvocate italiane, associazione presieduta dalla tranese Pina Chiarello

IMG 20200317 090229

Il testo della lettera inviata alla deputata Anna Rita Tateo dall’associazione Le avvocate italiane, sede di Trani. La parlamentare ne ha interessato la Camera:

On.le e Collega,
Le recenti drammatiche immagini dei subbugli nelle carceri italiane ha riproposto la annosa questione del sovraffollamento e della carenza normativa e attuativa sulla gestione dei detenuti.
L’attuale momento delicatissimo per tutta l’Italia, che avrebbe dovuto indurre il Governo a misure coordinate ed efficaci per limitare il propagarsi del virus, vede un sistema in grande difficoltà e la scarsezza di risposte immediate ed efficienti.
Il tema delle carceri, da sempre in emergenza organizzativa deve trovare risposte e soluzioni congrue.
Sul punto ci permettiamo di ricordare che il Governo precedente aveva vinto la gara di appalto per l’acquisto di braccialetti elettronici perché l’organo giudiziario ne potesse dare applicazione in alternativa alle misure detentive.
Sta di fatto che né il Governo Giallo-Verde, né l’attuale hanno proceduto al collaudo, sicchè soldi pubblici già spesi non hanno garantito la funzione finale.
A questo punto proponiamo che Ella si renda promotrice presso il Ministro Morgese, in coordinamento col Ministro Buonafede e il DAP, nonché presso il Governo tutto, della adozione dei seguenti suggerimenti:
a) Collaudo urgente dei braccialetti elettronici ;
b) Emissione di un decreto legge che consenta 1) ai giudici di sorveglianza di emettere provvedimenti provvisori di detenzione domiciliare a soggetti in espiazione di pena definitiva, con pena sotto i 4 anni e reati di scarso allarme sociale; 2) ai GIP di emettere misure cautelari di arresti domiciliari con l’uso di braccialetto elettronico per tutti i reati per i quali è prevista una pena detentiva nel massimo di 6 anni, fatta eccezione per tutti i reati di particolare allarme sociale e per i recidivi.
Siamo certe che simili misure potrebbero risultare di particolare aiuto non solo per i detenuti, quanto per i Direttori degli istituti penitenziari e per gli agenti di polizia penitenziaria che, mai come in questo momento, sono sottoposti a svolgere compiti particolarmente pericolosi e faticosi.
Grata per l’attenzione che riserverà




Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *