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Strada statale 172 sequestrata e chiusa: il sindaco di Locorotondo, “gli studenti devono fare 13 chilometri in più” Per arrivare a Martina Franca, ritardi medi stimati in venti minuti

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Il racconto è un po’diverso, rispetto a quello di Martina Franca che abbiamo riportato prima. Nei contenuti. E nelle “paternità” di intervento: tipo, quella odierna è attribuibile al sindaco di Locorotondo. E da Martina Franca non gliela avevano attribuita. Di seguito il comunicato diffuso dall’amministrazione comunale di Locorotondo:

incontro regione stradaSi sono seduti intorno allo stesso tavolo i rappresentanti degli enti coinvolti nel sequestro della SS 172, seguito al sequestro del depuratore di Martina Franca. Convocati dall’assessore regionale alla Mobilità Giovanni Giannini, il sindaco di Locorotondo insieme ai colleghi di Martina Franca ed Alberobello, i delegati delle Amministrazioni Comunali coinvolte ed interessate, i vertici di Anas, Aqp e Ferrovie del Sud Est hanno discusso delle possibili soluzioni. La riunione che il sindaco Scatigna aveva convocato per oggi martedì 16 febbraio con il prof. Viero, Commissario Straordinario di FSE, si è quindi spostata a Bari, in Assessorato Regionale, guidata dall’assessore regionale Giannini che ha coinvolto tutti i protagonisti di questa vicenda e preso di petto la situazione, conducendo i presenti verso la soluzione migliore rispetto ad un problema che si è, sin da subito, presentato complicato, sia nella gestione che nella sua soluzione.

L’assessore Giannini ha riassunto le problematiche derivanti dal sequestro della strada, tra cui l’inevitabile aumento dei tempi di percorrenza della distanza fra Martina ed i paesi limitrofi serviti dalla SS 17, tra cui Locorotondo, Alberobello e Fasano. Ha, inoltre, informato i presenti che il presidente Michele Emiliano ha delegato Barbara Valenzano sulla questione, per dirimerla nel più breve tempo possibile. È quindi passato alla disamina delle possibili soluzioni per il depuratore, con particolare riferimento alla viabilità ed al trasporto pubblico, come richiesto con sollecitudine dal sindaco di Locorotondo Tommaso Scatigna.

Si è, dunque, deciso di procedere nel seguente modo.

ANAS, previa autorizzazione della magistratura procederà alla messa in sicurezza provvisoria del muretto eliminando il pericolo di crollo dello stesso.

Ciò consentirà ad AQP di procedere alla realizzazione del nuovo recapito finale (trincee drenanti) nei tempi tecnici strettamente necessari, all’adeguamento dell’inghiottitoio, come scarico di emergenza e agli interventi sul depuratore.

In tal modo sarà possibile il ripristino della viabilità e del traffico.

Alla fine dei lavori di AQP, ANAS provvederà alla eliminazione degli interventi provvisori di messa in sicurezza ed alla realizzazione delle opere definitive, restituendo alla SS 172 piena funzionalità e la sicurezza.

La questione è molto complessa- ha dichiarato il sindaco Scatigna a seguito dell’incontro.- Se uniamo le forze possiamo, seppur con grandi disagi e sacrifici, venirne a capo. Riguardo ai collegamenti garantiti da FSE, riporto i dati comunicati dai rappresentanti alla riunione: per i pendolari di Locorotondo c’è un ritardo calcolato di circa 20 minuti a tratta con un deviazione che comporta una distanza di 13 km in più. Questo determina ritardi nell’arrivo a destinazione, sia per chi va a scuola sia per chi va a lavoro. FSE si è resa disponibile ad anticipare la partenza di circa 13 minuti per il trasporto con gli autobus o, in alternativa, potenziare il servizio su rotaia, quindi con il treno, con bus navette che dalla stazione portino al centro di Martina Franca. Di questo parleremo in un vertice che si svolgerà domani, 17 febbraio, a Palazzo Ducale a Martina Franca con i dirigenti scolastici, i Sindaci ed i dirigenti del trasporto locale delle aziende FSE e Miccolis Spa. Non passerà un solo momento senza che io non presti la massima attenzione alla questione. Seguiranno aggiornamenti.

LONA


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2 Comments

  1. Al sindaco Scatigna bisogna far presente che quella strada sta collassando in più punti e i problemi si ripresenteranno a breve dopo tali riparazioni. Verso la fine degli anni 90 si era andati vicinissimi alla realizzazione della superstrada (si era arrivati agli espropri) se non fosse stato per un predecessore illustre del sindaco Scatigna che impedì il passaggio della strada dal territorio di Locorotondo perchè lui aveva nostalgia della Valle d’Itria attraversata con il calesse (disse veramente così ad una emittente locale). Posso assicurargli che in tutti questi anni ho imprecato contro quel suo illustre predecessore tutte le volte che, recandomi a Fasano, ho impiegato 30-40 minuti per 15 km.

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