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Accuse di irregolarità per il reddito di cittadinanza: 55 denunciati nel foggiano, 25 nel tarantino Guardia di finanza

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Di seguito alcuni comunicati diffusi dalla Guardia di finanza:

I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, nell’ambito di un’intensa azione di servizio volta al contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, a seguito di specifici riscontri investigativi, hanno individuato 55 beneficiari che risultano aver indebitamente richiesto il reddito di cittadinanza per un ammontare complessivo di oltre 300mila euro.

Durante i controlli, svolti perlopiù dai finanzieri del Gruppo di Foggia della Compagnia di Manfredonia, nonché delle tenenze di San Nicandro Garganico, Vieste e Torre Fantine, sono state riscontrate diverse irregolarità, che vanno dalla mancanza del requisito della residenza effettiva nel territorio nazionale alle mendaci dichiarazioni inerenti la composizione del nucleo familiare, dall’omessa dichiarazione dello svolgimento di attività lavorative, in diversi casi esercitate in nero, alla perdita del diritto al beneficio in conseguenza dello stato di detenzione.

I percettori indebiti del sussidio sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Foggia per le ipotesi delittuose di utilizzo di ‘dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere’ e, contestualmente, sono stati segnalati alla direzione provinciale Inps per il recupero delle somme già erogate.—–

Nelle ultime settimane le Fiamme Gialle del Gruppo di Taranto, delle Compagnie di Manduria e di Martina
Franca e della Tenenza di Castellaneta hanno eseguito specifici controlli finalizzati a verificare la regolare
percezione del “Reddito di cittadinanza”.
Gli accertamenti svolti dai Finanzieri jonici hanno interessato “target” che sono stati selezionati tramite
specifiche analisi di rischio e l’esame delle risultanze delle banche dati in uso al Corpo, ovvero che sono emersi
da mirate attività info-investigative svolte con l’ausilio del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi
Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma e di concerto con l’INPS.
Al termine delle indagini i militari della Guardia di Finanza hanno segnalato all’Autorità giudiziaria 25 soggetti,
risultati aver percepito illecitamente emolumenti per oltre 240 mila euro nonché richiesto un provvedimento di
sequestro di tali somme.
I beneficiari, infatti, avrebbero attestato falsamente nelle apposite istanze il possesso dei requisiti previsti dalla
normativa di settore.
Per il principio di “presunzione di innocenza” la responsabilità delle persone sottoposte a indagini sarà
definitivamente accertata solo ove intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.
I risultati di servizio conseguiti testimoniano ancora una volta l’impegno della Guardia di Finanza e della
Procura della Repubblica tarantina nell’azione di tutela della spesa pubblica, con particolare riguardo alle misure
assistenziali e di sostegno al reddito, il cui indebito accesso genera iniquità e mina la coesione sociale.

 

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