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Maurizio Nazzaro | Un artista che coglieva il ritmo nelle cose Il ricordo di un artista delicato e sensibile: "Il successo è un participio passato"

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di Angela Maria Centrone

Spesso ci si domanda cos’è l’arte in senso assoluto e come si identifichi colui che l’arte l’abbraccia e la vive ogni singolo giorno.
Ebbi la risposta quando, circa tre anni fa, prima che la malattia ne sconvolgesse la vita, andai nello studio di Maurizio Nazzaro. Stava lavorando ad un nuovo progetto e Carmela, la sua compagna, mi chiese dei consigli per la promozione.
Alla musica partenopea non mi ero mai interessata, ma ascoltando Maurizio quel giorno mi resi conto che la questione non era stilistica. Capì cos’è un artista quella mattina perché era evidente la sua totale estraniazione dalla realtà come la conosciamo noi: il suo mondo era completamente immerso in un flusso di stimoli assolutamente impercettibili ai più; un mondo pervaso dalla musica, ma non quella meramente composta dalle note, ma una melodia intrisa di una magia affascinante ed inspiegabile.
Maurizio riusciva a cogliere il ritmo nelle cose visibili e pure quelle invisibili.
La sua unicità espressiva era cristallina, disarmante. In un’intervista del 2010 da Il Settimanale del Tg3, Salvatore Catapano gli domandò se oggi fosse sempre più difficile avere successo e lui rispose: “il successo è un participio passato, il successo è la testimonianza di quello che è stato. L’importante è credere in qualche cosa e avere voglia di comunicarlo.”
Mi ha colpito molto ascoltare adesso queste parole, perché mi hanno dato la consapevolezza di quanta delicatezza Maurizio Nazzaro abbia donato.
È sempre triste quando qualcuno va via prematuramente, si ha la sensazione di essere stati abbandonati. In questo caso è proprio vero che abbiamo perso qualcuno di prezioso che ancora aveva molto da dare, sul palcoscenico ma anche nella vita.
L’ultimo ricordo che conservo è quello di una mattinata in cui cantò assieme alla classe di musica dell’IC Guglielmo Marconi di Martina Franca ed io scattai qualche foto. Fu una mattinata gioiosa.




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