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Taranto: alto un metro e 78, siederà al banco dell’asilo? Scuole chiuse, al via i (disorganizzati) doppi turni. Arpa Puglia, audizione: dati a disposizione non forniscono certezze

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Di spalle, nella foto, un ragazzino di tredici anni. Frequenta la sxuola media in uno degki istituti chiusi per inquinamento, nel rione Tamburi di Taranto. Nell’organizzazione dei doppi turni, alla sua classe toccherà un’aula della scuola Gabelli, fra una settimana. Siederà al banco dell’asilo, la cosa si prospetta così. È alto un metro e 78 centimetri, due più del padre che ci informa della non incoraggiante prospettiva scolastica per il ragazzo. Chissà, magari nel frattempo cambierà qualcosa.

È un aspetto grottesco della riiorganizzazione, disorganizzata, dopo la chiusura delle due scuole del quartiere. Ci sono altri esempi possibili, da suppellettili non pronte a disagio per i bambini, che è poi la cosa essenziale. Essere arrivati a questo (e la preside non ne è responsabile, per la complessità della situazione) dopo circa due settimane dall’ordinanza del sindaco è piuttosto discutibile. Peraltro la protesta dei genitori è limitata ormai a poche decine di persone. Ma senza demordere.

Audizione di Arpa Puglia in commissione del consiglio regionale. Emerge che non essendo stata realizzata la caratterizzazione ambientale delle collinette ecologiche (quelle nei pressi delle scuole chiuse e che sono motivo della chiusura) non è stata fatta l’analisi dei rischi ambientali. In assenza di ciò non si può esprimere un parere certo scientifico riguardo all’incidenza degli inquinanti sulla salute delle persone. Il provvedimento del sindaco di chiusura delle scuole è solo di tipo cautelare.

Di seguito il comunicato congiunto dei consiglieri regionali pugliesi Liviano, Amati, Pentassuglia, Cera, Mennea e Blasi:

“La politica in cui noi crediamo si nutre di prove scientifiche e in base a queste sceglie. Non ci piace la politica che eccita o insegue l’emotività e che sceglie alla permanente ricerca di consenso e voti. Per questo grande rispetto verso chi dei dati scientifici è portatore, abbiamo oggi invitato in audizione in Commissione in Regione l’Asl di Taranto e l’Arpa Puglia. Oggi però abbiamo scoperto che, non essendo stata fatta la caratterizzazione ambientale delle collinette ecologiche (quelle vicino alle scuole del rione Tamburi chiuse con ordinanza del sindaco di Taranto) non è ancora stata fatta l’analisi dei rischi. Per cui, in assenza della caratterizzazione, e quindi dell’analisi dei rischi, non si può esprimere un parere scientifico dell’incidenza degli inquinanti derivanti dalle collinette, sulla salute delle persone. Questo significa tradotto che il provvedimento adottato dal Sindaco di chiusura delle scuole, a causa della vicinanza con le collinette ecologiche, è di tipo meramente cautelare, precauzionale e in attesa di apposita integrazione motivazionale circa la sussistenza della prova scientifica.”
Così Gianni Liviano, Donato Pentassuglia, Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera e Ruggiero Mennea, commentano l’esito delle audizioni, da loro richieste, in V commissione dei rappresentanti di Arpa Puglia (il direttore generale Vito Bruno e il dirigente Vittorio Esposito) e Asl Taranto (il direttore generale Stefano Rossi e il responsabile del dipartimento di Prevenzione Michele Conversano) presente anche il direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, Barbara Valenzano.
“Tre i quesiti posti e le relative risposte.
*Domanda:* Vero che le così dette collinette ecologiche determinano pericoli per la salute umana, in base ai parametri previsti dalla normativa vigente?
*Risposta Arpa:* Dagli strumenti urbanistici del Comune di Taranto l’area delle cosiddette collinette ha una zonizzazione residenziale. Il materiale che costituisce le collinette non rispetta il livello massimo di contaminazione ambientale, ma l’Arpa non ha competenza funzionale per esprimersi sui rischi sulla salute umana.
*Risposta Asl:* Preso atto delle contaminazioni ambientali non si possono escludere rischi per la salute umana, che comunque vanno confermati con ulteriori verifiche secondo i previsti modelli di accertamento.
*Domanda:* Vero che risultano aumentati gli ipa cancerogeni nel quartiere Tamburi rispetto al passato e che superano i livelli previsti dalla normativa vigente?
*Risposta Arpa:* Non c’è normativa di riferimento. L’aumento degli ipa è stato riscontrato all’interno della fabbrica siderurgica, ma non si può allo stato affermare un riverbero nelle aree esterne allo stabilimento.
*Domanda*: Vero che la concentrazione di diossina nell’intera città di Taranto sia aumentata rispetto al passato e che supera il livello previsto dalla normativa vigente?
*Risposta Arpa e Asl:* Non risultano superati i limiti previsti dalla normativa e contenuto nelle linee guida dell’OMS, per cui non si può parlare di aumento del rischio per la salute umana.
“Abbiamo gratitudine e apprezzamento – hanno concluso i sei consiglieri – verso il lavoro di Arpa e Asl sul territorio di Taranto ma ci permettiamo di chiedere un ulteriore sforzo perché la politica, quella che volesse affrontare con responsabilità le problematiche della città di Taranto, si nutre solo di dati scientifici provati.”

(immagine a destra: stralcio della notizia,Agi)




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