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Martina Franca, strada statale 172 sequestrata e chiusa. Il sindaco di Locorotondo, martedì incontro con Fse "Mio dovere è reagire, non aspettare gli eventi ma affrontarli"

strada statale 172 deserta martina locorotondo

strada statale 172 deserta martina-locorotondoOggi non è manco il day after. Perché è semplicemente il secondo giorno di chissà quanti, di chiusura della strada statale 172, tratto compreso fra Martina Franca e Locorotondo. Mentre a Martina Franca, territorio in cui è avvenuto il problema che mette in tilt la valle d’Itria, stamani in una conferenza stampa si parlerà del depuratore che è all’origine della questione, a Locorotondo il sindaco fin da ieri ha cercato una soluzione alla questione-traffico.Locorotondo, fondamentalmente, non c’entra nulla e ha subìto il problema. Martedì mattina, incontro fra il sindaco Tommaso Scatigna e i responsabili delle ferrovie sud est. Di seguito la comunicazione ai cittadini da parte diTommaso Scatigna:

Parecchi giustamente mi stanno chiedendo come si affronterà la questione del trasporto pubblico. Immediatamente mi sono messo in contatto con il nuovo commissario della Sud-est (persona squisita), gli ho esposto la problematica che riguarda il raggiungimento delle scuole e dei luoghi di lavoro e abbiamo concordato un incontro al Comune per martedì 16 febbraio alle ore 10.00. Dopo questo incontro prospetteremo, ne sono certo, le soluzioni migliori a questo maledetto problema che incolpevoli stiamo subendo. Mio dovere è reagire,non aspettare gli eventi ma affrontarli. Sto cercando di farlo al meglio e con tutte le mie forze.

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15 Comments

  1. A proposito di Sud-Est, mi sono chiesto: ma la linea ferroviaria è sicura considerato che la massicciata sottostante i binari è posizionata proprio al centro dell’area interessata?

  2. Il tratto di strada non andava sequestrato, non siamo in alta montagna che corre il rischio che cada a valle. Il territorio è carsico ed estremamente roccioso, anche per piantare un albero necessita uno scavatore per fare il fosso, figuriamoci se rischia una strada leggermente sollevata. L’acqua di scarico proveniente da depuratore non viene assorbita dal terreno e questo significa la forte consistenza della roccia nel sottosuolo. Spero che il magistrato che ha effettuato il sequestro della strada sia stato informato di tutto ciò da un geologo e che non abbia preso un provvedimento così dannoso per la cittadinanza di Martina F. e Locorotondo solo perchè sul manto stradale c’era una crepa. E poi perchè non ha sequestrato anche il tratto di passaggio della ferrovia (o forse cercava una crepa anche sui binari di ferro!). Per finire due parole sull’A.R.P.A. Puglia (agenzia regionale protez. ambiente) come al solito un baraccone costoso che non serve a nulla, da 40 anni si sente puzza in quel tratto e si vedono gli scarichi del depuratore, hanno solo impartito delle prescrizioni che come tutti sanno nessuno le ottempera mai, a questo punto se l’ARPA non serve a niente è bene chiuderla così almeno si risparmiano soldi pubblici, per prendere provvedimenti seri sono dovuti intervenire i Carabinieri del N.O.E. di Lecce. Comunque sono da elogiare i Sindaci di Locorotondo e Martina Franca per quello che stanno facendo. Claudio

    1. Io non so se siano da elogiare o da criticare.
      Mi auguro solo che il dibattito, che sta prendendo piede sui social network (vedi Facebook) sulla figura del sindaco di Martina (“colpevole”, “no innocente”) e che spesso mette solo in risalto le rispettive faziosità non faccia perdere ai cittadini la percezione del fatto che vi sono reponsabilità penali gravissime di alcuni e di cui noi siamo le vittime.
      Su Facebook ho letto addirittura di uno che si chiedeva se Anas poteva chiedere i danni a “chi non aveva vigilato sul territorio”, intendendo accusare la giunta di Martina.
      Dove arriva la faziosità! Ricordo che anche i veritici Anas sono indagati penalmente.
      Dovrebbero essere loro e soprattutto Aqp a risarcire noi cittadini.

      1. Grazie per il suo intervento. Qui si pensa che il sindaco di Martina Franca abbia responsabilità, come già scritto nei giorni scorsi, nell’avere sottovalutato l’implicito ma non troppo campanello d’allarme suonato con un comunicato del Noe dei carabinieri, in merito alla statale 172. Riguardo al depuratore, ci sono documenti che provano come tutti, Comune di Martina Franca, Aqp e (per ciò che concerne la strada) Anas, hanno le loro responsabilità. Chi non c’entra davvero nulla e ha solo, letteralmente, subìto la situazione, è Locorotondo. (agostino quero)

        1. Quello che volevo dire è che, a prescindere dalle responsabilità del sindaco, qua ci sono non solo responsabilità (commento moderato in questa parte) da parte di alcuni personaggi sui quali la magistratura sta indagando avendoli inquisiti e che noi cittadini (vittime incolpevoli, sia di Martina che di Locorotondo) stiamo pagando a caro prezzo. Tutto qua.

        2. Indichi, se possibile, quali sarebbero le responsabilità a carico del Comune di Martina confortandole con la produzione di documenti visto che afferma ” Riguardo al depuratore, ci sono documenti che provano come tutti, Comune di Martina Franca, Aqp…, hanno le loro responsabilità.” Grazie.

          1. Grazie per il suo intervento. Vuole che le citi la sentenza passata in giudicato risalente al 2012, comprensiva di consulenza tecnica d’ufficio (che dunque è definitiva anche quella) in cui si parlava dei metalli presenti nell’acqua? Quattro anni fa. Dunque, vediamo chi è stato sindaco da quattro anni in qua… Vediamo… Toh, guarda caso: Franco Ancona. E la sentenza è anche a carico del Comune di Martina Franca. Trattasi di documento. Vuole che le citi la nota dell’Acquedotto pugliese risalente al 22 gennaio, ad un’impresa? I documenti ci sono. Cosa pensa, che qui si facciano proclami privi di significato? Magari si fanno da qualche altra parte. Non qui. (agostino quero)

  3. Chiedo scusa. Questa sentenza sarà stata emessa, presumo, da un giudice? E se c’erano le condizioni che imponevano il sequestro chi altri se non il giudice avrebbe dovuto provvedere a sequestrare l’impianto? Del resto in Italia, solo di fronte ai provvedimenti dei giudici, anche se sbagliati, il soccombente non pretende i danni. Negli altri casi (si veda la vicenda da voi raccontata dei costruttori che vogliono 5 milioni di danni per non aver potuto costruire dove c’è una pineta) l’amministrazione pubblica è spesso soccombente. Soprattutto quando si mette contro poteri forti.

    1. Grazie per il suo intervento. Infatti è un giudice ad avere sequestrato. La magistratura si è presa il suo tempo, non c’è che dire. Il sequestro, provvedimento (dal mio punto di vista) necessario. Peraltro, quella alla quale lei fa riferimento, è la risposta a un altro lettore. Il quale chiedeva (con uno stile da test agli esami di Stato) di riferire di documenti riguardanti le responsabilità anche del Comune di Martina Franca, forse nella speranza di avere trovato un “buco” nel ragionamento fatto da qui. E andava pure accontentato, no? Quindi, ora, le responsabilità del Comune di Martina Franca sono ancora più chiare di quanto, chiarissime, non fossero già. E se il sindaco di questi anni è quello là, con dispiacere per i suoi sodali e amici per tale “problemino”, non è mica colpa mia. Né è colpa mia se, invece di gestire gli eventi e le emergenze, se ne fa travolgere. Cosa con cui un’intera città deve concretamente fare i conti, di volta in volta. (agostino quero)

  4. Purtroppo il rapporto del comune di Martina con il ciclo rifiuti (Tradeco in proroga da decenni), fognario è stato sempre travagliato. Non dimentichiamo che nel 2005 ha fatto una morte orribile un nostro concittadino travolto nelle fogne della nostra Martina. E per anni nessun amministratore in carica ha avvertito l’obbligo morale di dedicare a questo sventurato qualcosa nella nostra città. Forse in quella vicenda, se ben ricordo, non ci furono sciacalli che chiesero le dimissioni degli amministratori in carica al solo fine di speculare politicamente.

  5. Sinceramente mi riesce difficile trovare modi diversi di pensare la della morte di qualcuno. Discorso diverso è quando si parla della commemorazione. Qui si possono avere opinioni diverse. Ebbene, non mi risulta che a tutt’oggi sia stata dedicata a quel ragazzo una strada (anzi avrebbero dovuto dedicargli proprio la strada in cui ha trovato quella orribile morte) malgrado una petizione di mille firmatari. Dopo tanti anni il massimo che Martina ha saputo fare per quel ragazzo è una targa. Eppure in passato gli amministratori hanno dedicato strade a persone il cui unico merito, agli occhi dei servili amministratori dell’epoca, era quello di aver avuto come figli imprenditori di successo, spesso arroganti, o palazzinari dell’ultima ora. Come ha potuto notare la critica mossa su questo episodio ha riguardato un pò tutti i partiti.

  6. Al comune di Martina ci sono problemi più seri da affrontare. Mentre si sequestrava parte della Valle d’Itria, in giunta pare si volesse definire il contratto decentrato dei dirigenti. Per riconoscre i premi per il sequestro, forse. Non c’è da meravigliarsi di nulla visto quanto di recente accaduto: il dirigente è inadempiente ed il cittadino deve pagare la multa comminata per inadempienza del dirigente stesso. Vedi scuola Grassi. Ma gli organi di controllo, sia interni che esterni, dove stanno?!

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