Di seguito il testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA presentata dall’On. DEVIS DORI il 12/11/2025 10:22 Al Ministro della Giustizia – Per sapere – premesso che: a febbraio 2020 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia, l’Agenzia del Demanio, la Provincia e il Comune di Taranto per la “rifunzionalizzazione e razionalizzazione degli uffici giudiziari nel territorio del Comune di Taranto”, con l’obiettivo di concentrare in un’unica sede l’intero complesso degli uffici giudiziari civili e penali, oggi dislocati in più edifici cittadini; in data 11 gennaio 2022 l’Agenzia del Demanio ha reso noto che è stata ceduta allo Stato un’area di circa 81.000 metri quadrati di proprietà della Provincia di Taranto, individuata nel quartiere Paolo VI, destinata alla realizzazione della Cittadella della Giustizia; il progetto prevede la costruzione di un complesso giudiziario moderno e funzionale, comprendente il Tribunale civile e penale, la Procura della Repubblica, gli uffici del Giudice di pace, l’Ordine degli avvocati e un archivio separato, con un costo complessivo stimato intorno ai 150 milioni di euro; la Cittadella della Giustizia di Taranto è concepita come uno degli interventi infrastrutturali più rilevanti del settore giudiziario nel Mezzogiorno, destinato a migliorare l’efficienza e l’accessibilità del servizio, a ridurre i costi di gestione e a garantire condizioni di lavoro più adeguate per il personale amministrativo, i magistrati e gli operatori del diritto; tuttavia, a quanto risulta all’interrogante, l’iter progettuale risulta ad oggi in stallo: il progetto è ancora fermo alla fase di “rendering”, senza che siano noti aggiornamenti pubblici circa l’ approvazione del progetto esecutivo, la pubblicazione della gara d’appalto o l’apertura effettiva del cantiere; tale situazione appare in contrasto con le dichiarazioni rese dal Viceministro della Giustizia, che in diverse occasioni ha sottolineato come il progetto rappresenti «una delle opere pubbliche più importanti del Ministero», affermando che «la fase di allenamento è finita» e che si sarebbe ormai entrati nella fase operativa di gara, garantendo inoltre che il Ministero avrebbe «svolto un ruolo di garante» per la tempestiva attuazione dell’intervento, volto a dotare Taranto di strutture moderne e tecnologicamente avanzate; i ritardi che si stanno accumulando rischiano di vanificare le aspettative di una comunità che da anni attende il riordino degli uffici giudiziari, aggravando le difficoltà operative del sistema giudiziario tarantino, che già oggi deve fronteggiare carenze logistiche, frammentazione delle sedi e condizioni di lavoro non adeguate; la realizzazione della Cittadella della Giustizia rappresenta un tassello strategico per il rilancio del territorio e per il miglioramento complessivo del servizio giustizia, anche in coerenza con gli obiettivi di efficienza e digitalizzazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); Quale sia lo stato attuale dell’iter di realizzazione della Cittadella della Giustizia di Taranto, quali siano gli impedimenti che hanno causato il protrarsi dei ritardi e quali misure intenda adottare il Ministero per garantire l’avvio concreto dei lavori entro termini certi e verificabili.







