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Pappadai, è in provincia di Taranto lo spreco milionario più incredibile della Puglia Per la diga di Monteparano spesi in 33 anni 262 milioni di euro. Per avere il nulla. Opera pubblica fra le più costose e superflue d'Italia

invaso pappadai

invaso pappadaiDi Nino Sangerardi:

Dal 1982 ad oggi, ottobre 2015, lo sperpero di pubblico denaro ammonterebbe a 262 milioni di euro. Riversato nell’ideazione e costruzione della Diga Pappadai. Mai entrata in funzione. Si trova in località Monteparano, provincia di Taranto, ex feudo del Barone Francesco Antonio Pappadà.
La gestione dell’invaso è in capo al Consorzio Speciale per Bonifica di Arneo, dal 2011 commissariato, insieme ai Consorzi Terre d’Apulia e Li Foggi e Stornara e Tara, dalla Regione Puglia.
Il Commissario Giuseppe Antonio Stanco nella relazione inviata alla Giunta regionale pugliese si occupa della mega struttura Pappadai.
Scrive: ”Invaso completato, ci sono spese di vigilanza e quelle per collaudazione sperimentale che hanno comportato operazioni di riempimento e svuotamento della diga… Per affidamento invaso al Consorzio occorre vi sia concorso con altri soggetti nelle spese di gestione, nel rispetto del programma fondativo”.
Dunque un’opera dispendiosa, senza un concessionario o gestore definitivo, in balìa dell’inutile attesa a fronte delle chimeriche scelte politiche nazionali e locali.
Barriera idraulica non ultimata che si rintraccia nella Sagra brindisina, marzo 2015, del programma illustrato da Michele Emiliano candidato Pd a presidente della Regione Puglia (dal 2005 al 2015 il Pd con Sel ha gestito la Regione) al capitolo idee: “ Messa in funzione della Diga Pappadai”.
Un progetto di irrigazione fondato sull’accumulo di 20 milioni di metri cubi d’acqua proveniente dalla diga lucana di Montecotugno. Per fare? Dissetare popolazioni e campagne delle province di Brindisi Taranto e Lecce.
E quindi la pioggia di finanziamenti sborsati da Cassa per il Mezzogiorno, Agensud, Ente irrigazione di Puglia Lucania e Irpinia, Ministero Agricoltura, Comunità Europea, Regione Puglia, Comitato interministeriale per la programmazione economica.
Non esiste un rendiconto ufficiale e minuzioso dei soldi consumati.
Visionando incarti e delibere e protocolli d’intesa ministeriali si apprende che, sul totale presunto di 262 milioni di euro, 120 sono stati utilizzati per le tubature, 40 nella realizzazione del primo e secondo lotto, 30 in adduzione acque del fiume Sinni, 26 per completamento nodo idraulico di Sava, 20 per infrastrutture volte a favorire l’agibilità della diga, 6,5 in impianti di derivazione dello schema Chidro-Sinni e vasca di regolazione a Monteparano.
Il giorno 4 febbraio 2011 due piloti dell’elicottero della Guardia di Finanza, causa avarìa, restano bloccati in volo. Si trovano nei pressi della diga Pappadai e fanno ammaraggio dentro le acque maleodoranti dell’invaso. Colmato parzialmente grazie alle attività di collaudo sperimentale.
Dopo l’allarme di un contadino i piloti sono stati soccorsi da un elicottero della Marina Militare, sani e salvi.
Poi dice che Pappadai è una delle opere pubbliche più superflue, e costose, d’Italia.

(foto: fonte la rete)




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