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Libro: la nuova legge Editoria

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Di Anna Lodeserto:

La legge sul libro è stata approvata all’unanimità dal Senato il 5 febbraio 2020.

Si tratta di una legge che modifica la precedente conosciuta come Legge Levi ( 128/2011) e che attiene al mondo dell’editoria.
Con le nuove disposizioni il tetto di sconto sui libri passa dal 15% al 5%. Questo limite vale per negozi, librerie grandi o piccole che siano, librerie online e per gli stessi editori. Non rientrano nella nuova soglia di sconto i testi acquistati dalle biblioteche per uso interno, mentre per i libri di testo scolastici resta aperta la possibilità di usufruire di uno sconto fino al 15%.
Il Ministero dei Beni Culturali stabilirà alcuni periodi dell’anno in cui le case editrici potranno scontare i propri volumi al 20%, ad eccezione fatta per i testi pubblicati nei sei mesi precedenti alla promozione. Nello stesso periodo le librerie potranno operare uno sconto pari al 15% sui prodotti scaffalati.
Questa nuova legge ha diviso il mondo dell’editoria, come spesso accade quando si è dinanzi ad una novità che modifica lo status quo.
L’associazione Italiana Editori ( AIE) , che rappresenta gli editori italiani grandi e piccoli, esprime nelle parole del Presidente Levi grande preoccupazione per gli effetti che la nuova manovra avrà sul mercato e su tutti gli operatori del settore.
L’associazione Librai Italiani nelle parole del Presidente Ambrosini, invece, ritiene che la nuova legge sia un importante traguardo per le librerie. Ambrosini sottolinea come questa modifica legislativa rappresenti un’opportunità per i piccoli librai di riequilibrare il mercato , considerando che al momento i piccoli imprenditori sono in una posizione svantaggiata rispetto alla concorrenza delle grosse catene editoriali.
Il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini afferma che ” si tratta di un importante passo in avanti”.
La nuova legge prevede 3,25 milioni di euro in più per Tax Credit per le librerie, ossia il credito di imposta di cui possono usufruire gli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati.
Sono previsti Patti locali per la lettura, vale a dire interventi finalizzati ad aumentare il numero di lettori abituali nelle aree di riferimento. Tutto ciò per incrementare lo sviluppo e la nascita di progetti ed iniziative che favoriscano la promozione della lettura.
Dal 2020 il Consiglio dei Ministri assegnerà annualmente ad una città il titolo di Capitale Italiana del Libro. Alla base di tale riconoscimento vi sarà lo studio e l’analisi dei progetti presentati dalle città che si candideranno.
Per quanto concerne la Carta della Lettura si tratta di una carta elettronica, nominale, del valore di 100 euro per i nuclei familiari svantaggiati. Sarà utilizzabile per l’acquisto anche di libri in formato digitale purché muniti di codice ISBN.
È previsto, inoltre, un fondo di un milione di euro per formare il personale delle scuole delle reti di istituto impegnati nella gestione delle biblioteche scolastiche. Al fine di promuovere la lettura negli istituti scolastici gli uffici regionali individueranno , attraverso appositi bandi, la scuola che opererà come polo responsabile del servizio bibliotecario scolastico di ogni ordine e grado.
Non meno importante è l’Albo delle Librerie di Qualità. L’iscrizione è riservata alle librerie che esercitano in modo prevalente l’attività di vendita al dettaglio di libri in locali accessibili al pubblico e che assicurano un servizio innovativo e continuativo unito alla promozione ed organizzazione di eventi culturali nel territorio.
L’Italia, negli ultimi tempi, ha visto chiudere numerose librerie alcune dall’importante valore storico oltre che culturale. Fattori determinanti possono essere stati la nascita ed affermazione delle librerie online, la poca educazione alla lettura.
A ben cercare non mancano le cause di questo allontanamento dai libri,ma da sempre quelle pagine offrono la possibilità di vivere vite nuove restando comodamente seduti sul divano di casa o in un bar.
La cultura resta l’unica droga che crea indipendenza. La lettura può educare a comprendere punti di vista magari diversi dai propri, può insegnare la pazienza necessaria prima di conoscere il finale, può allenare la fantasia e l’immaginazione.  La lettura può contribuire a migliorare la società contemporanea.
La lettura , la cultura ed i posti dove si esercita meritano di sopravvivere all’avvento della tecnologia e dei grandi colossi economici. Una libreria è un posto dove ciascuno può esser scelto da un libro per imparare qualcosa di nuovo anche su se stesso. Ogni qualvolta chiude una libreria è un fallimento per l’intero Paese, non soltanto per il titolare dell’ attività commerciale.




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