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Ospedali di Taranto e Fasano-Monopoli, oggi la firma E per Martina Franca una sconfitta politica e le preoccupazioni

nuovo ospedale di taranto

Oggi a Roma la firma dell’intesa in virtù della quale si costrruiranno, in non meno di sei anni (dice l’assessore regionale alla Sanità della Puglia) gli ospedali nuovi a Taranto e Monopoli-Fasano. Sono 394 milioni di euro e c’è spazio per qualche intervento ancora, con quella somma.

Hanno lavorato bene a Fasano-Monopoli e Taranto e nel giro di un anno e mezzo da quando iniziò il dibattito politico, le procedure portano oggi alla sigla di un accordo per un intervento che sarà finanziato con fondi nazionali ed europei.

Chi ha fatto una dormitona (perché se non è una dormitona è una scelta, e se no è una testimonianza di inon contare nulla) sul tema, Martina Franca. Che si trova esattamente in mezzo alle due realtà e alle prime avvisaglie della cosa, era stata in qualche modo allertata, da chi scrive. Nel senso: guardate, qui vi tolgono pure il nome dell’ospedale.

Oggi il Quotidiano ospita una dichiarazione del presidente della commissione Sanità del consiglio regionale pugliese, Donato Pentassuglia: dal nuovo ospedale di Fasano-Monopoli il nome “Valle d’Itria” deve sparire.

Passato un anno e mezzo siamo ancora a questo.

E l’ambiente politico locale di Martina Franca, che a parte quattro chiacchiere, un consiglio comunale, due letterine e qualche altra cosa non ha saputo fare nulla, deve incassare questa sconfitta. Gli altri hanno lavorato meglio dell’amministrazione locale che doveva spaccare il mondo (il ragionamento non riguarda Pentassuglia che in ottica regionale deve lavorare).

Gli altri hanno fatto. A Martina Franca hanno parlato.

E non è finita. Perché al di là delle parole rassicuranti, un documento regionale dell’estate 2012 parla apertamente del nuovo ospedale Fasano-Monopoli, quando ci sarà, quale servizio per l’utenza dell’intero bacino, compresa Martina Franca in prospettiva.

Sta fresco il responsabile sindacale Franco Soleti a chiedere che si rimettano a posto le fondamenta dell’ospedale martinese, in queste condizioni. Non un nuovo ospedale: le fondamenta di quello esistente.

LONA


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