Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:

L’operazione dei Carabinieri è stata effettuata nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio pianificati dalla Compagnia di Monopoli (BA), volti alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio ed anche finalizzati a prevenire atti vandalici simili a quelli occorsi la settimana scorsa, quando sono state date alle fiamme alcune autovetture parcheggiate nel centro della città.
In particolare, i militari della Stazione di Castellana Grotte, nel transitare sulla s.p. 182, lungo la direttrice che porta ad Alberobello (BA), hanno notato un casolare abbandonato, privo di recinzioni, con una strada sterrata che portava sul retro dell’immobile, in pieno agro e al riparo dalla vista dei passanti. Proprio in quell’area hanno ispezionato un garage, di recente costruzione, con all’interno numerosi parti meccaniche ed elettroniche quali targhe, volanti, motori, paraurti, sportelli e fari, appartenenti a varie case automobilistiche.

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I Carabinieri della Stazione di Marina di Ginosa (Ta) e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellaneta (Ta) hanno arrestato, nella flagranza del reato di furto aggravato in concorso, un 41enne ed un 29enne, entrambi di origini tunisine, di cui il primo anche sprovvisto di regolare permesso di soggiorno.
I militari, durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio ed in particolar modo dei furti ai danni di aziende agricole del litorale di Ginosa e Castellaneta, hanno sorpreso i prevenuti, in Marina di Ginosa, mentre erano intenti ad asportare un crick idraulico dall’interno di un’azienda agricola del posto.
I malfattori che, alla vista dei militari, si davano a precipitosa fuga a bordo di un’Alfa Romeo 156, dopo un breve inseguimento, venivano bloccati e condotti in caserma.
La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario, mentre i due tunisini, dopo le formalità di rito, sono stati arrestati e, su disposizione del P.M. di turno, sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.






