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Brindisi: arresto del sindaco, di un imprenditore e del commercialista. Indagine partita dal debito con Equitalia Conferenza stampa di investigatori e inquirenti: la società di Mimmo Consales aveva una posizione debitoria di trecentomila euro, su cui si è indagato negli anni scorsi, e ha originato l'inchiesta con gli arresti odierni. Accusa: pagava Screti in cambio di un'ordinanza

mimmo consales

mimmo consalesC’è il debito con Equitalia da trecentomila euro, di una società facente capo al sindaco Mimmo Consales, all’origine dell’inchiesta con gli arresti odierni. Conferenza stampa degli investigatori e degli inquirenti, a Brindisi, per illustrare l’operazione che ha portato in carcere Luca Screti, responsabile di Nubile srl (che ha gestito il trattamento dei rifiuti nel territorio brindisino fino al commissariamento di tre mesi fa) e ai domiciliari il sindaco e un commercialista, Massimo Vergara. Secondo l’accusa, dunque, gestione rifiuti e posizione debitoria di Consales si sono intrecciate in un contesto di illegalità fatto di corruzione, concussione, abuso d’ufficio e truffa in concorso, reati contestati a vario titolo.

Secondo gli inquirenti, il pagamento delle rate del debito è “molto opaco” in quanto non veniva giustificato dalla situazione economica di Consales, con rate di 6600 euro. Dunque, il via alla seconda parte dell’inchiesta, ciò che ha portato agli arresti di oggi. Secondo l’accusa, Screti pagava per conto di Consales e risulta un forte legame fra i due, fatto anche di un documento figurante nel computer dell’imprenditore, riguardo un progetto del sindaco inviato alla Regione Puglia. Agli inquirenti non è risultato chiaro l’avvio, nel 2013, dell’impianto di biostabilizzazione dei rifiuti, pure obsoleto e pure fatto partire con la firma di Mimmo Consales. Secondo l’accusa, ha funzionato per due anni e mezzo, l’impianto, pur non essendo a norma, grazie ai rapporti Screti-Consales.

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