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Non si doveva fare. È stato il più bello di sempre al festival della valle d’Itria Martina Franca, la Messa da requiem di Mozart per commemorare le 23 vittime del disastro ferroviario di Corato

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I musicisti del festival della valle d’Itria, due giorni prima dell’inaugurazione, furono come tutti, sconvolti dalle notizie del disastro ferroviario. La sera dell’inaugurazione si preannunciò un concerto commemorativo delle 23 vittime. Si è tenuto in basilica di San Martino, 23 giorni dopo quello sciagurato 12 luglio.
È stato rappresentato nella chiesa di Martina Franca il requiem di Mozart, capolavoro assoluto. Ed è stato eseguito, dall’orchestra internazionale d’Italia, dal coro e dai cantanti solisti, con un senso di solidarietà che ha reso il concerto non solo una stupenda interpretazione musicale, ma soprattutto l’emozionante vicinanza di una comunità ai familiari delle vittime. Presente, al concerto in chiesa, il padre di un ragazzo deceduto nell’incidente ferroviario, così come presenti i genitori, originari di Martina Franca, di una ragazza andriese morta in quel disastro. Presenti vari sindaci o loro delegati (Corato, Andria, Galatina) e alcuni esponenti istituzionali, con il prefetto di Taranto e il commissario del Comune di Martina Franca. Presenti tanti tanti cittadini, per un concerto che mai si sarebbe dovuto realizzare, visto da cosa è stato originato, ma che è stato il più bello nei 42 anni del festival. Per esecuzione e significato.
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