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Il ministro parla di “una zingaraccia” in tv, tarantino lo segnala all’Unar. Cioè al governo Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali

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Scrive Carlo Gubitosa all’Unar:

Gentili signori,

Con la presente segnalo alla vostra attenzione un rilevante episodio di antiziganismo con istigazione all’odio etnico attraverso il mezzo televisivo e le reti sociali.

In data primo agosto 2019, il signor Matteo SALVINI, nato a Milano (MI) il 09/03/1973, pronunciava le seguenti parole in diretta televisiva sull’emittente “SkyTg24”:

“Ma le pare normale che ci sia una zingara di un campo rom abusivo a Milano, a Baranzate, una zingaraccia, che va a dire <<Salvini dovrebbe avere un proiettile>>? Preparati che arriva la ruspa amica mia, tu preparati ad accogliere la ruspa, cara la mia zingara, poi vediamo”

La registrazione dell’intervento in questione è stata pubblicata online all’indirizzo

https://video.repubblica.it/politica/salvini-contro-una-donna-rom-zingaraccia-mi-auguri-un-proiettile-tu-preparati-alla-ruspa/340875/341464

Tale dichiarazione è stata confermata per iscritto su Twitter sul profilo “certificato” del signor Salvini alle ore 12:54:26 UTC dello stesso giorno, con la pubblicazione del seguente testo:

#Salvini: Ma vi par normale che una zingara a Milano dica “A Salvini andrebbe tirata una pallottola in testa”? Stai buona, zingaraccia, stai buona, che tra poco arriva la RUSPA. @SkyTG24

Il testo è stato pubblicato al link https://twitter.com/matteosalvinimi/status/1156911065025916932 e archiviato al link https://tweetsave.com/matteosalvinimi/status/1156911065025916932 nel caso in cui questa palese violazione delle regole di utilizzo di Twitter si traduca in una rimozione dalla piattaforma del contenuto in questione, considerato come “discorso d’odio” potenzialmente contagioso..

Senza nulla dire o togliere in merito alla verifica di eventuali responsabilità penali individuali legate alla grave minaccia anonima segnalata dal signor Salvini, mi rivolgo al vostro ufficio per quanto riguarda la parte delle esternazioni di Salvini che coinvolge e raggiunge intere categorie di personeassociate o associabili al soggetto che a detta del Salvini avrebbe pronunciato minacce a lui indirizzate.

Per come è stata scritta e pronunciata, la doppia esternazione del Salvini, rilasciata in diretta televisiva e confermata per iscritto e “a freddo” su internet, configura un chiaro episodio di antiziganismo con reiterata istigazione all’odio etnico nei confronti dell’etnia Rom/Sinti/Caminanti, ravvisabile nell’uso dispregiativo del termine “zingaro/zingara”, ancor più grave nella sua variante dispregiativa “zingaraccia”.

Tale istigazione all’odio etnico è pesantemente aggravata dalle rilevanti cariche pubbliche ricoperte dal signor Salvini in qualità di vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ministro dell’Interno, Senatore, e segretario Federale della Lega Nord, dall’ampiezza del pubblico raggiunto attraverso il mezzo televisivo, e dall’entità del seguito del signor Salvini sul social network “Twitter” dove è stata pubblicata la sua esternazione, e dove l’utenza associata al Salvini è collegata a 1.103.574 utenze (contate alla data odierna) che “seguono” i contenuti pubblicati dal Salvini.

In una moderna democrazia civile, il discorso d’odio che colpisce indiscriminatamente una intera etnia non è tollerabile come strumento di autodifesa dalle minacce, che vanno sempre e comunque denunciate nelle sedi competenti, e quando questo discorso d’odio viene praticato da soggetti con un vasto seguito e un grande potere politico, le responsabilità nel mantenere il discorso pubblico nei binari della civiltà e del rispetto umano sono ancora più pesanti.

Per capire la portata del discorso di Salvini, che disprezza una intera etnia per contestare un presunto comportamento illegale di una persona anonima associata a quella etnia, basta sostituire il termine “zingara” con “negro”, “meridionale”, “ebreo”, o altri dispregiativi altrettanto intollerabili, che non sono legittimati nemmeno in presenza di una minaccia verbale da parte di un appartenente a queste categorie.

Per questa ragione, considerando le esternazioni del signor Salvini incompatibili con uno stato di diritto che tutela non solo i ministri sotto scorta minacciati dalle pallottole, ma anche minoranze deboli perseguitate dal nazifascismo e minacciate dai discorsi d’odio dei giorni nostri, ho ritenuto opportuno presentare una segnalazione al vostro ufficio, tramite il modulo predisposto sul vostro sito Internet e a mezzo PEC, affinché facciate tutte le verifiche oppportune.

Chiedo cortesemente di essere informato sempre a mezzo PEC sul eventuali iniziative con cui vorrete dare seguito a questa segnalazione.

Cordiali Saluti

Ing. Carlo Gubitosa
Taranto




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