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Brindisi: quattro arresti per rapina, furto aggravato ed estorsione San Pietro Vernotico: arrestata donna accusata di violenza sessuale, atti persecutori e lesioni personali. Va ai domiciliari

carabinieri

Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:

Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di:

1. CERVELLERA Morris, classe 1977 del posto;

2. ERRICO Margherita, classe 1977 del posto;

3. POLITO Alfonso, classe 1985 del posto;

4. GRASSI Antonio, classe 1987, del posto.

I primi due sono accusati di avere, in concorso fra loro, illegalmente detenuto a fini di cessione a terzi e ceduto a un uomo del posto, diversi ed imprecisati quantitativi di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, da ultimo gr. 2 di hashish, accertato nell’aprile di quest’anno.

POLITO Alfonso e GRASSI Antonio sono invece accusati di:

–  furto aggravato, per essersi impossessati, agendo in concorso fra loro, al fine di trame profitto, della motocicletta KTM mod “690”, sottraendola allo stesso acquirente dello stupefacente, mentre era parcheggiata sulla pubblica via e previa effrazione;

–  rapina ed estorsione, poiché, in concorso fra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con minacce, consistite nel prospettare sempre all’acquirente dello stupefacente che non avrebbe ritrovato la sua motocicletta, sottrattagli poco prima, se egli non avesse consegnato loro la somma di 1.000,00 euro, procuravano a se stessi e ad altri un ingiusto profitto, rappresentato dalla percezione della somma di 80,00 euro con danno per il legittimo proprietario della motocicletta.

Nello scorso mese di aprile, la vittima si recava da CERVELLERA Morris ed ERRICO Margherita presso la loro abitazione, a bordo della propria moto, una KTM, dove da tempo, si riforniva di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana.

Dopo aver parcheggiato la moto nel piazzale interno del condominio, acquistava dal CERVELLERA gr. 2 di hashish al prezzo di dieci euro, hashish che il CERVELLERA prelevava da un beauty che custodiva nella cucina.

Tutte le cessioni, così come quella di Aprile 2014, sarebbero avvenute sempre all’interno dell’appartamento di Cervellera. In quella dopo l’acquisto dello stupefacente, l’acquirente aveva modo di costatare che il motociclo gli era stato asportato. Dirigendosi nei garage sotterranei, poiché aveva udito alcuni rumori provenienti da quel luogo, veniva avvicinato da un ragazzo che lo invitava a seguirlo poiché alcuni ragazzi avrebbero voluto parlargli, uno dei quali era GRASSI Antonio, che gli chiedeva la somma di 1.000,00 € per la restituzione della moto.

A questo punto la vittima gli proponeva solo la somma di ottanta euro, anche perché era l’unico importo nella sua disponibilità. Lo stesso individuo (Grassi Antonio) si allontanava dopo aver trattenuto la somma di ottanta euro. Dopo alcuni minuti, la vittima veniva avvicinato da un ragazzo più robusto (poi identificato in POLITO Alfonso) che gli diceva che per la restituzione della moto occorrevano altri mille euro, ribadendo che ottanta euro non erano assolutamente sufficienti.

Dopo di ciò la vittima si allontanava a piedi recandosi presso i Carabinieri ove denunciava l’accaduto e consegnava lo stupefacente acquistato poco prima.

Le indagini immediatamente avviate dall’Arma hanno consentito l’identificazione dei suddetti autori e la raccolta degli elementi che hanno portato all’emissione della odierna misura cautelare.

Dopo le formalità di rito, CERVELLERA Morris, POLITO Alfonso e GRASSI Antonio sono stati condotti nel carcere di Brindisi, mentre ERRICO Margherita presso la casa circondariale di Lecce.

 

—–

I carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di una donna, classe 1977 del luogo, in atto sottoposta a un provvedimento di divieto di avvicinarsi alle persone offese, per i reati di violenza sessuale aggravata, atti persecutori e lesioni personali.

Il provvedimento maggiormente afflittivo è conseguente alle segnalazioni dei militari operanti in ordine all’accertata violazione delle prescrizioni imposte con la misura in espiazione.

 

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