All’alba italiana un attivista, intervistato da Rainews 24, ha detto che per circa tre quarti d’ora sono state interrotte le comunicazioni fra i componenti della flottiglia. Un’intercettazione da parte degli israeliani, una prima avvisaglia. Tutto questo avviene in acque internazionali, a 130 miglia da Gaza.
Nella foto interna Renzo Scialpi, originario di Martina Franca. Gli attivisti pugliesi, come gli altri di 44 Paesi, proseguono la navigazione verso la Palestina con l’intento di portare aiuti alla popolazione di Gaza stremata dagli attacchi israeliani. Ora sono nella zona ad alto rischio: “ci prepariamo a venire intercettati da nave israeliane”, dicono attivisti della Global Sumud Flotilla.
Specificamente l’attivista di Martina Franca, che è un funzionario diplomatico a Bruxelles, porta un quintale di olio ottenuto dal piccolo uliveto della casa della famiglia, di origini contadine, a Crispiano.
Nelle ultime ore il ministro della Difesa, Guido Crosetto si è appellato agli attivisti e lo ha fatto in prossimità del limite territoriale marittimo oltre il quale la protezione della nave militare italiana è finita. Ultimo alert da nave Alpino, nella notte.
Ma i volontari vanno avanti. La situazione è potenzialmente difficilissima per non dire drammatica e la preoccupazione è crescente. Nella foto di home page, le barche vengono scortate da un delfino ma in queste ore la situazione è ben diversa, con imbarcazioni non identificate già avvicinatesi alla flottiglia umanitaria.
La Marina di Israele è pronta a entrare in azione nei confronti della Global Sumud Flotilla. Verosimilmente con l’intervento israeliano gli attivisti saranno portati su una nave militare israeliana e le loro imbarcazioni saranno condotte verso il porto di Ashdod.
Lunedì mattina il consiglio comunale di Conversano ha deliberato il riconoscimento dello Stato di Palestina e la proposta, da inoltrare al comitato per il premio Nobel, affinché il riconoscimento per la pace sia attribuito ai bambini di Gaza.
