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Guardia di finanza: dalle 1621 ispezioni di Bari alle mille del tarantino L'attività del 2013: nel leccese, irregolare il 67 per cento degli scontrini controllati. Foggia: recupero di 226 milioni

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A Foggia, nello scorso anno, sono state scoperte evasioni fiscali per 226 milioni di euro. Questo è uno dei dati riguardanti l’attività nel 2013 dei vari comandi provinciali della Guardia di finanza che, complessivamente, in Puglia, ha recuperato al fisco valori per un miliardo 300 milioni di euro non versati in termini di tassazione. A Taranto, 1004 verifiche lo scorso anno, con il recupero di 94 milioni di euro per le imposte dirette e 17 milioni per l’Iva, mentre sono state 312 le ispezioni a beni mobili e immobili, con la scoperta di 47 evasori totali e il recupero di 87 milioni per imposte dirette. Particolare importante, il contrasto al lavoro nero ha portato ad accertare la posizione irregolare di 271 lavoratori. Si incrementa la percentuale di chiamate non anonime al 117: si tratta del 42 per cento.

Nel leccese, oltre 600 le verifiche fiscali per un recupero di 378 milioni di euro di imposte dirette e circa 30 milioni ai fini Iva. Ricevute fiscali: in 353 casi su 527 controlli, erano irregolari: percentuale del 67 per cento circa.

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Nella lotta alle illegalita’ finanziarie, le “ispezioni” eseguite nel 2013 dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari sono state 1.621. Oggetto delle ispezioni fiscali sono state tutte le categorie economiche, fra cui anche studi professionali.
L’azione di controllo ha posto in luce per esempio “lo “stratega” dell’evasione che per sfuggire ai controlli fiscali spostava la sede della societa’ tra la Campania e la Puglia o il caso di “esterovestizione”, cioe’ la fittizia localizzazione della residenza fiscale all’estero, da parte di societa’ e persone fisiche, con la conseguente sottrazione di redditi imponibili alla tassazione nello Stato italiano. Inoltre sono state avanzate all’Agenzia delle Entrate 140 proposte di applicazione di misure cautelari amministrative a garanzia di crediti erariali per un valore di oltre 121 milioni di euro.
147 sono state, invece, le proposte di “sequestro per equivalente”, avanzate all’Autorita’ Giudiziaria per reati tributari, che hanno riguardato beni per un valore complessivo pari ad oltre 63 milioni di euro; di questi 29 i provvedimenti di sequestro “per equivalente” eseguiti, per un ammontare patrimoniale di circa 10 milioni di euro. Dalla specifica attivita’ di servizio sono emersi 167 casi di soggetti sconosciuti al fisco ovvero “evasori totali” e 43 “evasori paratotali”, per un recupero complessivo di imponibile sottratto a tassazione pari a 317 milioni di euro ed IVA dovuta per oltre 46 milioni di euro. Le operazioni condotte non hanno riguardato solo il sommerso d’azienda ma anche quello di lavoro individuando 611 lavoratori in nero e/o irregolari nei piu’ svariati comparti dell’imprenditoria e del commercio. Nel corso del 2013 sono stati eseguiti oltre 8.700 interventi in materia di mancato rilascio di scontrino e ricevuta fiscale con la constatazione di 2.300 violazioni, pari ad oltre il 26% delle attivita’ ispettive. 177 i provvedimenti di chiusura notificati a quelli esercizi che piu’ di 4 volte, nell’arco di un quinquennio, hanno omesso il rilascio del documento fiscale. Sono state 832 le segnalazioni ricevute nel 2013 e hanno riguardato irregolarita’ inerenti il rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale, irregolarita’ sui prodotti energetici, spaccio di sostanze di stupefacenti ed altro ancora.(AGI)

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