Di seguito la lettera aperta di Antonio Papapietro, presidente dell’associazione Abc di Ester che ha sede a Martina Franca:
Siamo venuti a conoscenza soltanto tramite i social network di un’inaugurazione che ha riguardato alcuni reparti del nostro ospedale. La cosa non può che renderci felici.
Il raggiungimento di questo risultato è gratificante per noi e per tutta la cittadinanza che ci ha sempre sostenuto.
Nonostante la nostra associazione abbia nel tempo – per ovvie ragioni – concentrato maggiormente le sue attenzioni sul reparto di pediatria, non sono mai mancate attenzioni particolari anche nei confronti degli altri reparti, come nel caso della petizione per il rispetto dei LEA dove oltre 2000 cittadini decisero spontaneamente di sottoscrivere il documento. Tra quei firmatari c’era anche il Consigliere Regionale Donato Pentassuglia, attivo e presente al nostro fianco.
Quella petizione fu consegnata nelle mani del sindaco Ancona, in presenza del Direttore Sanitario dott. Scattaglia, durante un consiglio comunale monotematico indetto a difesa del nostro nosocomio, ma nessuno di noi sa oggi in quale cestino della spazzatura il nostro sindaco abbia depositato quel documento, visti i reiterati tentativi di declassamento che continuano a prendere di mira il nostro Presidio ospedaliero della Valle d’Itria.
Rimaniamo impietriti e profondamente delusi nello scorrere alcune pagine dei social e riscontrare il solito ego narcisistico e propagandistico di qualcuno, da parte sua o di altri membri della sua famiglia, sfruttando titoli e incarichi con il solo scopo di acquisire credibilità politica in un contesto dove ci si è sempre esposti in gruppo e mai da soli.
È sempre vero che chi – come noi e insieme a noi – svolge attività di volontariato è abituato al silenzio senza mai ricevere alcuna parola di ringraziamento, ma il totale silenzio da parte nostra non sarebbe stato giusto nei confronti di tutte le associazioni (Ambasciatori d’Amore, Asterisco, Avis, Ass.Professor Caramia, Creativ@, Martina Tre e tante altre) tutti i membri del gruppo facebook ” VOX POPULI” con i loro pazienti amministratori e di tutti i cittadini che anche minimamente hanno portato il loro contributo a tutela dell’Ospedale, anche quando c’era solo da difendere soltanto il nome di Presidio Ospedaliero della Valle d’Itria, perché non ci scordiamo che persino il nome hanno tentato di portarci via.
E persino il comunicato stampa del PD dimentica nuovamente di menzionare o semplicemente di ringraziare tutti gli altri protagonisti di questa storia, innalzando loro stessi (per giunta appena entrati nel mondo politico e sociale di questa nostra città) e mettendo su di un piedistallo il quasi inesistente impegno dell’attuale amministrazione Ancona.
Qualcuno in queste mie parole leggerà un eccesso di linguaggio politico, ma sono certo che non me ne vorranno coloro che oggi usano l’ospedale per fare propaganda e che sono assenti quando ci sono da risolvere i problemi, mandando avanti noi attivisti del mondo sociale e del volontariato, lasciandoci da soli nelle battaglie.
Mi permetto, inoltre, di ritenere personalmente povera di spirito la foto che inquadra il taglio del nastro da parte dell’Arcivescovo con al suo fianco Don Pino, privandolo del piacere di poter svolgere una benedizione così importante per il luogo dove sta dedicando la sua opera, ridotto a porgere umilmente l’Acquasantiera.
Capiamo da questi comportamenti che chiunque sarebbe stato di troppo, perchè la nostra presenza, avrebbe potuto creare fastidio e che tutto ciò che noi, altre associazioni e semplici cittadini, abbiamo fatto e donato al nostro ospedale in realtà ha solo disturbato alcuni attori della politica locale. É brutto dirlo, ma purtroppo l’acquisto di alcuni abbellimenti per il reparto di neonatologia acquistati con i fondi del 5×1000 rimarranno in attesa di essere destinati a strutture che sapranno apprezzare gli sforzi di ogni singolo cittadino.
Il nostro Ospedale appartiene all’intera comunità e non ai soliti eletti e famiglie al seguito.