
“Taranto è una città accogliente e generosa. Trovandomi a Roma per i lavori del Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana, ho raggiunto telefonicamente don Luigi, così come ho chiamato il dottor Stefàno per manifestargli la mia immutata amicizia e il dispiacere per quanto avvenuto”.
L’arcivescovo evidenzia il livello di “rispetto e di dialogo che è per me da sempre cifra constatabile nei rapporti con le istituzioni civili, in primis con il sindaco, con il quale ho sempre intessuto rapporti cordiali, soprattutto fra le innumerevoli difficoltà di questa città, il costante impegno di don Luigi per gli ultimi, al netto di queste spiacevoli incomprensioni, mi fanno ben sperare in un’azione significativa a favore delle famiglie di via Giovine che non hanno un tetto”.






