Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:
Lo scorso 11 novembre 2013, in Gravina in Puglia, un ignoto soggetto, dopo essersi introdotto all’interno del convento della Congregazione delle Suore di Gesù Crocifisso, asportava preziosi monili di foggia religiosa e denaro contante, derubandoli da una delle stanze in uso ad un alto prelato in pensione.
Il malvivente era stato facilitato dal fatto che aveva trovato aperta la porta di accesso al pubblico della struttura religiosa per cui subito riusciva senza molte difficoltà ad introdursi nelle stanze degli ecclesiali. Scoperto dal personale mentre si allontanava da una delle stanze si era allontanato addirittura fuggendo per le terrazze di uno stabile abbandonato adiacente, in quanto aveva notato sopraggiungere nella strada sottostante una pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione che era stata nel frattempo allertata.
L’uomo, già noto alla giustizia per analoghi reati, è stato identificato anche grazie alla collaborazione delle vittime del reato che lo avevano incrociato mentre si dileguava immediatamente dopo essersi reso responsabile del furto. Sulla base della descrizione data dalle vittime i carabinieri della Stazione di Gravina di Puglia lo hanno individuato e poi arrestato in esecuzione al provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dall’Ufficio GIP del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica. Si tratta di S.S., 33enne, residente in Gravina in Puglia.
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I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Grumo Appula hanno tratto in arresto due giovani incensurati di Paolo del Colle, rispettivamente di 18 e 20 anni, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Bari dal Giudice per Indagini Preliminari, poiché ritenuti responsabili di rapina in concorso.
I fatti risalgono alla sera dello scorso 24 aprile quando i due, in “trasferta” nel comune di Binetto, dopo essersi avvicinati ad un giovane studente del luogo, mettendo le mani nelle tasche dei suoi pantaloni, si erano impossessati del telefono cellulare di marca Apple I Phone 4s e, successivamente, lo avevano colpito con un pugno al viso per assicurarsi il possesso della refurtiva. Le immediate indagini avviate dai Carabinieri hanno consentito di identificare i due, di raccogliere sul loro conto numerosi elementi di responsabilità che hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di emettere il provvedimento restrittivo e di recuperare il dispositivo mobile consegnandolo alla vittima. I due, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.






