
I progetti sono giacenti alla Regione Puglia, tuttora non ci sono risposte.
Tamburrano ha anche detto che se non dovessero arrivare risposte dal governo entro 24-48 ore, meglio che i sindacati si rivolgano con richiesta di un tavolo permanente al prefetto. Procedura che sa tanto di licenziamenti. Nelle condizioni migliori, per Isolaverde si potrebbe arrivare ad una trentina di “accompagnamenti” alla pensione. E gli altri? In quanto al caso Paisiello, il sottosegretario all’Istruzione, Angela D’Onghia, aveva parlato di statalizzazione della scuola, che è un liceo musicale, ma non è successo nulla. Così, anche quella vicenda è destinata a diventare un fallimento.
Dal punto di vista dei lavoratori: per Isolaverde, da lunedì sciopero bianco, c’è l’idea di andare a protestare direttamente a palazzo Chigi, la situazione è nera. Vie di uscita non se ne intravedono, oggettivamente. Per il Paisiello, più o meno la stessa prospettiva. Dal punto di vista dei cittadini, quelli che (secondo una formula che sembra una frase fatta ma che è la realtà) pagano le tasse, rischiano concretamente di trovarsi senza servizi a fronte delle tasse pagate. Grazie alla riforma Delrio, alle promesse dei vari esponenti politici e istituzionali che promesse, e basta, sono rimaste. Questo è l’orlo del baratro ed è perfettamente inutile nasconderselo.







