
Non solo: gli autotrasportatori stanno valutando, per metà settimana, di “fare una passeggiata a Roma”, come dice un loro rappresentante. Vanno a farsi vedere, loro con i loro circa trecento tir in coda uno dietro l’altro, per far capire al governo che non si gioca, con quei 15 milioni di euro, crediti pregressi che gli autotrasportatori vantano dall’Ilva. Nel decreto, negli emendamenti, soprattutto nei conti bancari, non c’è scritto nulla che onori quel pagamento, sostengono gli autotrasportatori. E la protesta sale di tono.






