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Lecce: stasera “Altri libertini” Koreja

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Di seguito il comunicato:

8 novembre 2025

Cantieri Teatrali Koreja – Lecce

Pubblicata per la prima volta nel 1980 dalla casa editrice Feltrinelli, ALTRI LIBERTINI è l’opera prima dello scrittore e saggista italiano, Pier Vittorio Tondelli scomparso nel 1991, a soli 36 anni. Poco dopo la sua pubblicazione, il testo fu sequestrato per oscenità e l’autore fu processato, in seguito assolto con formula ampia, dal Tribunale di Mondovì.

 

Dalla morte di Tondelli, considerato uno dei maggiori esponenti della letteratura postmoderna italiana, per la prima volta in Italia, Licia Lanera ha ottenuto i diritti per la messa in scena dell’opera che ha debuttato il 15 ottobre 2024 al Romaeuropa Festival.

Dei sei racconti che compongono il romanzo, Lanera ha scelto Viaggio, Altri libertini e Autobahn. Tre racconti in scena sabato 8 novembre 2025 alle ore 20.45 su cui la più volte Premio UBU Licia Lanera ha lavorato drammaturgicamente, incrociandoli e creando, insieme a delle note biografiche degli attori di cui si fa portavoce, un unico racconto per una messa in scena a quattro corpi: Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Roberto Magnani e la stessa Lanera.

 

Romanzo di culto tra i giovani italiani degli anni ottanta, Altri Libertini rappresenta un’opera di “formazione collettiva” che conserva ancora oggi un forte valore pedagogico. Attraverso le storie di giovani inquieti e ribelli, Tondelli restituisce la complessità del passaggio all’età adulta in un contesto di smarrimento, ricerca identitaria e desiderio di libertà.

Il valore educativo del libro non risiede in una morale esplicita, ma nella capacità di mostrare l’autenticità del vivere ai margini: l’amicizia, la sessualità, la fuga, la droga e l’amore diventano esperienze di scoperta di sé e del mondo. In questo senso, Altri libertini educa al riconoscimento della diversità, alla comprensione dell’altro e al rispetto delle molteplici forme di vita e di espressione.

Nel panorama contemporaneo, l’opera di Tondelli può essere letta come una pedagogia della libertà e dell’empatia: insegna a non giudicare, ma a comprendere; invita a considerare l’esperienza giovanile come un terreno di esplorazione autentica, dove anche l’errore e la trasgressione hanno valore formativo.

 

“Perché ho scelto Altri libertini? – racconta Licia Lanera nelle note di regia – Al di là del piacere puramente letterario nell’affrontare questi personaggi con la loro lingua meticciata e regressiva, e quello teatrale di occuparmi di personaggi in tumulto, ci doveva essere dell’altro; qualcosa di più profondo che avesse a che fare con me, con la mia vita, con i miei quarant’anni, con le mie origini. Questo qualcosa che oggi provo a definire, si è rispecchiato un giorno, come un’epifania, in quelle parole tondelliane e ha deciso di appropriarsene. Innanzitutto un aspetto politico: due saggi di Paolo Morando ’78-’79 Dancing days e ’80 , che raccontano gli avvenimenti degli anni titolati, insieme ad una ricerca video (molto importante è stato il documentario di Comencini L’amore in Italia) mi hanno messa in relazione con la parola ‘reflusso’ (o riflusso a seconda delle fonti), cioè il momento esatto in cui è cominciato quel processo in cui la politica perde terreno, il capitalismo avanza e la cosa pubblica viene sostituita dal privato. Questo processo è arrivato dritto fino a noi e ci pone davanti a due macro temi: la fine dell’ideologia e la presenza totalizzante del privato nelle narrazioni contemporanee. Ed è questo processo che condanno, che soffro ma di cui sono totalmente parte, in cui soccombe anche la mia di narrazione, dai social al teatro. Che cos’è questo punto di non ritorno? Che cos’ero io? Che cosa mia madre? Quel suo sguardo ritrovato in alcune descrizioni pasoliniane, quanto può assomigliare al mio? Come guardo i giovani oggi? Quello spirito reazionario da giovane scapestrata degli anni 90 quanto mi fa puntare l’indice con giudizio e a volte disprezzo per le nuove generazioni e la loro ‘assenza di un corpo’. Come sono invecchiata? Sono invecchiata? Io e i miei compagni di viaggio ci siamo messi addosso l’etichetta di altri libertini, vitelloni nati nel secolo scorso, senza figli, animali notturni, poca grazia nel nostro stare al mondo, bestie solitarie terrorizzati dalla solitudine, incapaci di essere genitori, condannati ad essere eternamente figli, figli dai capelli bianchi, figli coi drink in mano e la droga nel portafogli da usare rigorosamente in occasioni speciali. Dunque questo spettacolo mette in scena Altri libertini, ma fugge dalla rappresentazione continuamente, gli attori si appropriano (anche grazie ad un periodo di prove che dura un anno) di quelle parole e alla fine Pier Vittorio Tondelli non esiste più se non nei corpi nella carne negli sputi degli attori, nelle loro biografie. Io, con il mio corpo in scena, sono lì ‘in borghese’ a combattere questa personale guerra alla rappresentazione, sono lì a confondere, sono lì a ricordare continuamente allo spettatore che siamo in un teatro a rievocare i morti attraverso il corpo dei vivi. Siamo qui a memento della storia. Siamo qui a raccontare le miserie di una generazione che si perpetua sempre uguale da almeno quarant’anni.”

 

Strade Maestre 2025-2026, è un progetto di Koreja realizzato con il sostegno di Ministero della Cultura, Unione Europea, Regione Puglia Assessorato Cultura, Tutela e Sviluppo delle Imprese Culturali; Piiil Cultura, Comune di Lecce; in collaborazione con Puglia Culture. Partner Culturali: Polo Biblio Museale di Lecce, Università degli Studi di Lecce, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Accademia di Belle Arti di Lecce, FAI, Libreria Liberrima; Feltrinelli, Adisu Puglia.

 

 

ALTRI LIBERTINI

di Pier Vittorio Tondelli

adattamento e regia Licia Lanera

con Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Licia Lanera, Roberto Magnani

luci Martin Palma

sound design Francesco Curci

costumi Angela Tomasicchio

aiuto regia Nina Martorana

tecnico di Compagnia Massimiliano Tane

produzione Compagnia Licia Lanera

coproduzione Albe/Ravenna Teatro

si ringrazia Compagnia La Luna nel Letto

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