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Ostuni, bomba d’acqua: anche un morto, nel brindisino “una corretta manutenzione dei canali avrebbe potuto evitare una parte sostanziale dei danni” Oggi funerali di Oronzo Epifani, lutto cittadino

Nubifragio nel Brindisino 02 10 25 02

Oggi ad Ostuni i funerali di Oronzo Epifani. È lutto cittadino. Il 63enne è morto giovedì sera, travolto dalla furia dell’acqua mentre era in automobile.

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Di seguito un comunicato diffuso da Confagricoltura Puglia:

“Una corretta manutenzione dei canali avrebbe potuto evitare una parte sostanziale dei danni causati dal nubifragio che giovedì si è abbattuto su Ostuni e sull’intero Brindisino”. È netta la posizione di Confagricoltura Puglia all’indomani della tragedia che ha colpito il territorio, unendo al dolore per la perdita di una vita umana la devastazione delle campagne e delle aziende agricole.
Il pensiero va innanzitutto alla vittima, il cittadino ostunese Oronzo Epifani, 63 anni, travolto da un fiume di fango alle porte della città e ritrovato dai soccorritori senza vita nella mattinata odierna. “Esprimiamo profonda vicinanza e cordoglio alla famiglia dell’uomo scomparso – sottolinea il presidente di Confagricoltura Puglia Antonello Bruno –. È una tragedia che segna tutta la comunità brindisina e regionale”.
L’ondata di maltempo, abbattutasi nel pomeriggio di ieri, giovedì 2 ottobre, con una precipitazione in alcune zone di oltre 70 millimetri in tre ore, accompagnata da forti raffiche di vento e grandine, ha colpito duramente i territori di Ostuni, Carovigno, Oria, Mesagne e Brindisi. Numerosi agricoltori hanno visto andare perso il raccolto di olive ormai giunto alle fasi cruciali, spazzato via dall’acqua e dal fango.
Secondo le prime ricognizioni, i danni economici ammontano già a diversi milioni di euro, con effetti a catena sull’economia locale. Una situazione che, ricorda Confagricoltura, non è purtroppo nuova: “Nessuno può controllare eventi atmosferici di simile intensità, ma si possono limitare le conseguenze attraverso una manutenzione costante ed efficace dei canali e delle opere di bonifica. È questo l’aspetto più grave: l’assenza di interventi preventivi”.
Confagricoltura Puglia rilancia quindi con forza la propria proposta che è già sul tavolo della Regione: “Servono – evidenzia Bruno – risorse economiche adeguate e una nuova visione del ruolo dei Consorzi di bonifica. Il tributo a loro sostegno non può più gravare solo sulle spalle degli agricoltori, perché i benefici delle opere idrauliche e di regimazione delle acque ricadono sull’intera collettività. Gli allagamenti di ieri lo hanno drammaticamente dimostrato: i disagi hanno colpito centri abitati, infrastrutture e famiglie. È l’intera comunità che deve farsi carico di questa indispensabile prevenzione per la sicurezza di tutti”.

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