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Taranto, mezzi bloccati davanti alla raffineria: categoria “disponibile a coprire il servizio essenziale” Comunicazione Usb ad Eni e prefetto. Lo sciopero con il presidio è in corso da ieri. Sindaco: accanto agli autotrasportatori

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Di seguito un comunicato diffuso da Usb:

I camion continuano ad essere incolonnati lungo la via che porta all’ingresso della raffineria Eni di Taranto. La protesta, portata avanti dall’Unione Sindacale di Base, procede, ma si registra una novità. Nelle ultime ore infatti l’Usb, per conto degli autotrasportatori, ha comunicato all’Eni e al Prefetto di Taranto, dottor Demetrio Martino, che la categoria è disponibile a coprire il servizio essenziale, ai sensi della legge 146/90, gratuitamente e con mezzi propri, al fine di evitare conseguenze per gli automobilisti. Ciò fino a mercoledì 7 settembre, data in cui si interromperà lo sciopero e si terrà il tavolo di confronto con azienda e Prefettura.

Di seguito un comunicato diffuso dal Comune di Taranto:

Siamo, come Amministrazione Comunale, in costante ascolto delle istanze del mondo del lavoro nella nostra terra, consapevoli che lo sviluppo sostenibile di una comunità passa da condizioni di lavoro giuste.

Per questo oggi siamo accanto agli autotrasportatori in presidio ininterrotto davanti all’Eni da due giorni.
Si tratta di molti lavoratori del territorio che da ormai molto tempo sono impegnati in una vertenza sulle loro difficili condizioni di lavoro.

A loro vanno la nostra solidarietà e il nostro sostegno, che porteremo anche nelle sedi di confronto istituzionale che sono state convocate a breve. Ci appelliamo al principio di responsabilità sociale dell’impresa, che nel nostro ordinamento prevede una particolare attenzione sia all’impatto sociale che alla protezione della salute e dell’ambiente.

Ogni azienda, grande o piccola che sia, deve rispettare il nostro territorio sul piano ambientale e nelle condizioni di lavoro. Ci adopereremo affinché questa vertenza trovi finalmente una soluzione giusta.


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