Dopo l’emergenza sanitaria, le aziende studiano un piano per ripartire, e in questo senso si è iniziato a parlare di green economy: se è vero infatti che da una parte l’avvento della pandemia ha messo in crisi molte imprese italiane, dall’altra ha dato la possibilità di pensare ad una ripartenza più “verde”.
La proposta del nuovo Green Deal
Sarà infatti “green economy per uscire dalla crisi” il manifesto sotto il quale molte imprese tutti i principali consorzi del riciclo hanno deciso di ripartire, supportando quanto stabilito dal Recovery Plan della Ue, nel quale si espone un nuovo Green Deal: un ambizioso progetto europeo per un’economia avanzata, decarbonizzata e circolare, sottoscritto anche da Acea e da altri grandi player del mercato dell’energia. Un’opportunità quindi per risollevarsi, partendo questa volta da grandi e nuovi presupporti, con una maggiore attenzione per la crisi climatica alimentata da un modello lineare a elevato consumo di energia fossile e spreco di risorse naturali. Finalmente si assisterà in Italia a un cambiamento dedito alla valorizzazione delle produzioni di qualità, all’efficienza energetica e alle fonti di energia rinnovabile. Una svolta green necessaria per il nuovo rilancio di alcune attività economiche importanti per il nostro paese, come ad esempio il turismo.
Ecologia e risparmio: le dritte per le nuove sfide
Si può contribuire in vari modi al nuovo progetto di ripresa, ogni piccola scelta infatti può rappresentare un passo importante per un’azienda e per i suoi lavoratori. Ed ecco quindi spuntare molteplici consigli più green su diversi aspetti, dai biglietti da visita ecosostenibili, alla spinta verso l’utilizzo di mezzi pubblici o una più salutare bici per recarsi al lavoro, quando questa scelta sia possibile. Dal singolo all’imprenditore: prima abbiamo parlato di Acea, e proprio questo operatore ad esempio mette a disposizione offerte di energia elettrica per le aziende, che possono essere scelte nell’ottica del risparmio e della gestione più attenta delle risorse, il tutto cercando di evitare il più possibile gli sprechi. Importante anche mettere in pratica una politica di dematerializzazione, con lo scopo di ridurre al massimo la stampa di carte e documenti, nonché di riciclare quanto più possibile. Altre dritte: ottimizzare l’uso di condizionatori e caloriferi; cambiare macchinari vecchi a favore di strumenti di ultima generazione con classe di consumo energetico più efficiente; scegliere un’illuminazione aziendale basata su batterie a LED.
Internet come “nuova” frontiera: altre buone pratiche
Tra smart working ed e-commerce, un’altra nuova frontiera della ripresa arriva grazie a un utilizzo preponderante di Internet per la gran parte degli aspetti aziendali. Molte imprese per aumentare il numero di potenziali clienti si stanno affidando a esperti di web marketing, social media e SEO, strumenti con i quali è possibile modellare un sito per dargli una maggiore visibilità sui motori di ricerca. Questi ultimi sono tutti aspetti utili a dar vita a un portale che funzioni realmente, grazie al quale sarà possibile trovare le parole chiave inerenti al business dell’attività, accrescere la notorietà del brand in rete e di conseguenza aumentarne il valore.
Più importanza all’aspetto “green” e a Internet, dunque: sarà questo il futuro delle imprese italiane? Solo i prossimi anni potranno dircelo, ma una cosa è certa: l’attenzione verso queste tematiche, ultimamente, è cresciuta molto.