La vicenda della Gazzetta del Mezzogiorno presenta ora una novità che chiarisce il punto in cui si trovi quel giornale. È stato chiesto dagli amministratori giudiziari della testata il concordato preventivo. Detto in altri termini, aspettiamoci un po’ di lacrime e sangue. È già chiarito che le sette redazioni diventeranno, sostanzialmente, tre, per esempio. Entro ottobre gli amministratori presenteranno un piano per salvare e rilanciare la tesrata: un piano che non potrà prescindere da internet, va capito in che misura rispetto all’edizione cartacea. Grande preoccupazione fra giornalisti e altri dipendenti e fra i lettori del giornale barese, 130 anni di vita che rischiano di non avere un futuro. Ma imprenditori pugliesi con potenzialità economiche, e che siano intenzionati ad acquistare la testata, ve ne saranno?