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Tar Lazio: annullata la detrazione di anzianità ai militari sospesi per mancata vaccinazione Covid-19 Ne dà notizia il Siulm

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Di seguito un comunicato diffuso dal sindacato Siulm:

Il SIULM – Sindacato Unitario Lavoratori Militari comunica con soddisfazione l’importante esito della sentenza del TAR Lazio – Sezione Prima Bis (sentenza n. 23831/2025, RG 1378/2022), che ha parzialmente accolto il ricorso promosso e organizzato dal SIULM, patrocinato dall’avvocato di riferimento del Sindacato, dott.ssa Giulia Liliana Monte. 

Il ricorso riguardava numerosi militari sospesi dal servizio nel periodo emergenziale Covid-19 per mancata adesione alla vaccinazione obbligatoria, ai quali l’Amministrazione della Difesa aveva applicato, oltre alla sospensione dal servizio e dalla retribuzione, anche la detrazione dell’anzianità di servizio, con gravi ripercussioni sulla carriera, sui parametri stipendiali e sui futuri avanzamenti di grado. 

Il TAR Lazio ha stabilito un principio di grande rilievo: 

la detrazione dell’anzianità di servizio NON era prevista dalla normativa emergenziale (art. 4-ter del D.L. 44/2021) e non poteva essere introdotta da circolari o provvedimenti amministrativi. 

In particolare, il Tribunale ha affermato che: 

– la sospensione per mancata vaccinazione è una misura speciale, temporanea e non disciplinare; 

– le uniche conseguenze legittime sono la sospensione dall’attività lavorativa e dalla retribuzione (come SIULM non condividiamo questo assunto, ma le sentenze vanno comunque applicate); 

– qualsiasi ulteriore effetto afflittivo, come la detrazione dell’anzianità di grado, è illegittimo. 

Di conseguenza, il TAR ha annullato tutti i provvedimenti nella parte in cui disponevano la decurtazione dell’anzianità, accogliendo uno dei punti qualificanti del ricorso promosso dal SIULM. 

COSA CAMBIA ORA PER I MILITARI COINVOLTI 

Grazie a questa sentenza: 

– i militari riacquisiranno integralmente l’anzianità precedentemente maturata; 

– per alcuni iscritti SIULM ciò comporterà: 

  – il recupero del grado che era stato ritardato dalla detrazione; 

   il riallineamento dei parametri stipendiali; 

   la ricostruzione corretta della progressione di carriera. 

Si tratta di un risultato concreto, misurabile e immediatamente spendibile, che incide direttamente sulla vita professionale dei militari coinvolti. 

Il SIULM rivendica con forza questo risultato, frutto di: 

– una scelta sindacale coraggiosa, in un contesto complesso e delicato; 

– un’azione legale strutturata e coerente, affidata all’avv. Giulia Liliana Monte, che ha sostenuto con determinazione la tesi dell’illegittimità della decurtazione di anzianità; 

– una visione chiara: difendere i diritti dei militari senza strumentalizzazioni ideologiche, ma con argomentazioni giuridiche solide e rispettose dell’ordinamento. 

Questa sentenza: 

– rafforza la posizione dei militari che hanno subito analoghe penalizzazioni; 

– rappresenta un precedente fondamentale anche per eventuali azioni di ricostruzione di carriera. 

Il SIULM continuerà a vigilare affinché l’Amministrazione: 

– dia piena esecuzione alla sentenza; 

– proceda tempestivamente alla correzione delle posizioni matricolari e stipendiali degli interessati. 

Il SIULM c’è. 

Difende i militari, tutela i diritti, costruisce risultati. 


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